Levate, l’addio all’alpinista
«Aiutaci a trovare la pace»

È stato il giorno dei funerali di Alberto Bonanno, l’alpinista 41enne di Levate a cui è stata fatale domenica una scivolata mentre stava risalendo il canalone ghiacciato del pizzo Redorta durante un’escursione solitaria.

È stato il giorno dei funerali di Alberto Bonanno, l’alpinista 41enne di Levate a cui è stata fatale domenica una scivolata mentre stava risalendo il canalone ghiacciato del pizzo Redorta durante un’escursione solitaria: un volo di 100 metri che ha causato ferite gravissime e il 41enne è morto dopo qualche ora all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

La chiesa parrocchiale era gremita e così il sagrato, un centinaio di persone ha assistito al funerale fuori dopo che il corteo si era snodato dall’abitazione di via Statuto 4 fino alla chiesa nella commozione generale. Presenti il fratello Giuliano e la cognata Pamela, i suoi unici parenti (per un tragico destino la mamma era morta 11 anni fa cadendo in una scarpata mentre cercava funghi), e i colleghi dell’Eurotech di Stezzano, la ditta chimica per la quale lavorava.

Nella sua omelia, il parroco don Maurizio Grazioli ha sottolineato: «Associo Alberto e il suo amore per la montagna a Gesù nel senso che tutti e due avevano bisogno di stare in alta quota per ragionare sulla vita e osservare ciò che avviene in basso. Salire in montagna costa fatica, ma il desiderio di arrivare in cima riempie di gioia l’esistenza».

«Anche noi oggi saliamo sul Calvario con nel cuore il sorriso di Alberto e con un senso di smarrimento, perché la tragedia è inspiegabile. Alberto, aiuta tutti noi a trovare il sentiero che porta la pace nella nostra vita».

La salma di Alberto è stata tumulata nel cimitero del paese.

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