Morì sotto una Bmw senza guida
Il proprietario patteggia 12 mesi

Non aveva tirato nel modo corretto il freno a mano della sua Bmw station wagon, e l’auto, tra l’altro con a bordo il suo figlioletto di appena otto anni, era ripartita in discesa andando a investire Roberto Pressiani, che morì.

Non aveva tirato nel modo corretto il freno a mano della sua Bmw station wagon, e l’auto, tra l’altro con a bordo il suo figlioletto di appena otto anni (che secondo la consulenza tecnica forse era a contatto col volante) era ripartita in discesa andando a investire Roberto Pressiani, un ottantaduenne che in qual momento stava attraversando la strada, uccidendolo sul colpo.

Pochi giorni fa per questo un operaio di 38 anni ha patteggiato un anno di reclusione per omicidio colposo davanti al giudice dell’udienza preliminare Ezia Maccora. Il gup gli ha concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena e ha disposto anche la sanzione aggiuntiva della sospensione della patente di guida per diciotto mesi. Risarciti prima del procedimento i familiari della vittima.

La tragedia risale al 6 ottobre del 2012 a Villa d’Adda, e aveva rischiato di essere anche più drammatica: l’operaio, infatti, aveva posteggiato l’auto per qualche momento per entrare in una tabaccheria in centro a Villa d’Adda, in via del Borgo, lasciando a bordo il figlio. Pochi secondi dopo l’auto aveva cominciato a muoversi lungo la discesa alle sue spalle, prendendo sempre più velocità e percorrendo circa 200 metri in retromarcia: alla fine, dopo aver urtato contro un Fiat Fiorino e un Suv Dayatsu posteggiati, era arrivata fino in via Frigerio, dove si trovava Roberto Pressiani, appena uscito da un minimarket.

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