«Moschee, la legge della Lombardia
è in vigore e deve essere rispettata»

«La legge della Lombardia sulla costruzione di nuovi luoghi di culto è perfettamente in vigore e va rispettata. Lo ha sancito anche il Tar della Lombardia, respingendo il ricorso di una associazione islamica contro il Comune di Sesto Calende, ribadendo, di fatto, che le norme approvate dal Consiglio regionale hanno piena efficacia».

Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e Urbanistica Viviana Beccalossi, intervenendo dopo il pronunciamento del Tribunale Amministrativo della Lombardia, che con sentenza 943 del 16 aprile è intervenuta giudicando inammissibili le richieste dell’Associazione Comunità Islamica Ticinese, che nel 2013 aveva fatto impugnare il Pgt comunale di Sesto Calende (Varese), riconoscendo e applicando la Legge regionale 2/2015 sulla realizzazione di nuovi luoghi di culto.

«Appena approvata la Legge -ricorda Viviana Beccalossi - avevo scritto a tutti i sindaci della Lombardia per ricordare che le norme vanno applicate, essendo nate proprio per porre fine alla confusione e alle libere interpretazioni dei singoli Comuni in tema di autorizzazioni per la costruzione di nuovi edifici di culto, impedendo confusione e interpretazioni in senso diametralmente opposto».

La Legge lombarda, ha ricordato l’assessore Beccalossi, «ha introdotto elementi di novità» come quello di porre come condizione d’accesso alla costruzione di un nuovo edificio di culto l’intesa con lo Stato prevista dall’articolo 8 della Costituzione e di sottoporre la richiesta di realizzarlo a procedura di Valutazione ambientale strategica. L’unica procedura che, a livello di pianificazione urbanistica, garantisce la partecipazione attiva dei cittadini, che in quella sede possono esprimere il sacrosanto diritto a dissentire o a presentare sul tavolo le problematiche connesse a una nuova realizzazione.

«Questa sentenza, prima nel suo genere - conclude Beccalossi - va letta e diffusa in tutta la Lombardia, Comune di Milano compreso. Ci ricorda che la Regione ha responsabilmente adottato dei criteri rigorosi e che soprattutto questi criteri valgono per tutti. la nostra Legge non serve per mettere solo paletti, ma per introdurre maggiori controlli. Un atto dovuto ai cittadini lombardi e ai tanti sindaci che ci hanno chiesto di non essere lasciati soli in un momento storico come questo».

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