Movida, nuovo no del Tar al Comune
Ma i residenti: noi non ci fermiamo

Confermata la sospensione dell’ordinanza, i residenti di Borgo Santa Caterina: non ci fermiamo. Il tribunale invita le parti a trovare un accordo

Il Tar di Brescia conferma la sospensione parziale dell’ordinanza del Comune di Bergamo sulla movida in Borgo Santa Caterina: il provvedimento limitava gli orari di apertura dei locali e la vendita delle bevande, contro il quale avevano fatto ricorso i gestori di sei bar del quartiere.

Il pronunciamento di mercoledì 14 gennaio ha confermato la sospensione – già decisa lo scorso dicembre, poco prima delle feste di Natale – sentiti in Camera di Consiglio i legali di Comune, esercenti e comitato dei residenti. Ma non finisce qui. Solo nel corso dell’udienza fissata per il prossimo 21 ottobre si deciderà sul merito della legittimità dell’ordinanza.

I residenti non si danno per vinta. «Noi andiamo avanti con le nostre azioni, non ci fermiamo. L’ordinanza era comunque in vigore sino al 5 febbraio, quindi non sarebbe cambiato molto. Siamo reduci dall’ennesimo fine settimana difficile: gente in strada sino a notte fonda, parcheggi selvaggi, schiamazzi». Nonostante tutto, porte aperte al confronto, con l’auspicio di una «responsabilizzazione comune nei controlli», fanno sapere i residenti, decisi a proseguire nel monitoraggio dei rumori molesti nelle notti della movida.

Difficile immaginare lo scenario che si profila ora per Borgo Santa Caterina. Il nuovo stop del Tar potrebbe significare un ritorno al passato – ma il testo che dettaglia la decisione del presidente di sezione del Tribunale amministrativo regionale non è stato ancora reso noto – con i locali aperti sino alle 2,30 nel fine settimana e le bevande messe in vendita sino alle 22,30. Diversamente, il provvedimento del Comune potrebbe venire in parte mantenuto, e allora qualcosa cambierebbe.

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