Nasce «Helmo», la maglietta hi tech
Sensori salva vita sorvegliano il cuore

Si chiama «Helmo» ed è una t-shirt che può monitorare 10 parametri vitali, segnalando in tempo reale situazioni anomale.

Il progetto della XEOS.IT di Roncadelle (Brescia) ha superato la prima Fase di Horizon 2020 con un punteggio di 13 su 15. I punteggi assegnati dalla Commisione Europea dicono della bontà e dell’innovatività del progetto, che ha molteplici possibilità di commercializzazione in ambito sanitario, ma anche sportivo.

Il successo europeo nell’ambito di Horizon 2020 del progetto - concretizzato in una t-Shirt che può monitorare 10 parametri vitali e segnalare in tempo reale situazioni anomale, permettendo di prevenire eventi fatali e di eseguire monitoraggi cardio-vascolari per lunghi periodi evitando l’ospedalizzazione e migliorando in modo significativo la vita del paziente - è stato accompagnato dalle attività di project management di Europartner Finance, società bresciana con un rate success in ambito europeo superiore alla media europea: in Fase 1 Europartner ha un rate success del 52% (8,49% la media europea; 7,34% la media italiana) e in Fase 2 del 15,38% (11,08% la media europea; 5,16% la media italiana).

«Abbiamo una percentuale di esiti positivi sui progetti presentati - spiega Camillo Zola, presidente di Europartner Finance Srl e project manager del progetto HELMO - perché conduciamo una fase di pre-fattibilità molto accurata. È una fase gratuita in cui esaminiamo il progetto imprenditoriale, anche insieme al nostro partner madrileno Inspiralia, per capirne effettivamente il livello di innovazione e di competitività a livello europeo. In questa fase effettuiamo scelte importanti: accettare di accompagnare il progetto in Europa, consigliare modifiche o partenariati per elevare il valore del progetto oppure sconsigliarne la presentazione».

Le idee progettuali, infatti, non solo devono essere eccellenti per superare l’esame europeo, ma devono anche essere fortemente focalizzate sugli obiettivi indicati dalla Commissione Europea. Il supporto di chi accompagna la presentazione di un progetto, anche trovando soluzioni tecnologiche che allineano le proposte a un livello di competitività internazionale, è fondamentale, non accessorio.

HELMO è solo il primo passo di progetti ambiziosi nell’ambito della telemedicina, uno spazio aperto, concretamente utile, che vede aprire per XEOS.IT i mercati non solo italiani, non solo europei, ma mondiali, con ricadute estremamente significative sulla spesa pubblica sanitaria, come sottolinea Franco Boldi, fondatore e legale rappresentante della bresciana XEOS.IT E responsabile e coordinatore del progetto HELMO: «La telemedicina cambierà radicalmente la sanità: assisteremo a un miglioramento del servizio garantito al cittadino a fronte di una diminuzione della spesa pubblica».

È proprio questa la carta vincente del progetto: migliorare la qualità di vita e di assistenza riducendo i costi: “Ogni anno si verificano in Italia circa 194 mila ictus (il 20% sono recidive). L’ictus rappresenta una sfida importante per la sanità - afferma Mauro Magoni, direttore di Neurologia vascolare-Stroke Unit degli Spedali Civili di Brescia e consulente tecnico-scientifico del progetto HELMO – con una incidenza elevata di decessi e un’ampia percentuale di sopravvissuti dipendenti da assistenza infermieristica o da altri tipi di assistenza. I costi medi terapeutici per un paziente con ictus ammontano a circa 20 mila euro l’anno. E sono destinati ad aumentare in modo drammatico con l’aumento della popolazione anziana. L’utilizzo del sistema Helmo contribuirà in modo significativo a ridurre questa spesa».

«Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di mortalità e morbilità nei paesi occidentali - aggiunge Riccardo Raddino, professore associato della Divisione di Cardiologia dell’Università degli Studi di Brescia e consulente tecnico-scientifico del progetto HELMO - In Italia si stima che in 1 anno oltre 135000 individui siano colpiti da infarto miocardico e che di questi 45000 siano fatali. Assistere in maniera continua un cittadino, grazie a sistemi di monitoraggio dei parametri vitali, come quello del progetto Helmo, ci aiuta a identificare in tempi brevi episodi gravi e di intervenire anche per salvare la vita di chi ha bisogno».

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