Nokia spegne 150 candeline
Una storia di cellulari... e non solo

Un’azienda dalle molte vite che continua a far parlare di sè. Nokia compie 150 anni, una longevità che non deve solo alla telecomunicazioni che abbracciò negli anni Sessanta, ma a tante attività produttive.

Fu fondata nel maggio del 1865 dall’ingegnere Fredrik Idestam che mise in piedi la sua fabbrica di cellulosa nel Sud della Finlandia sulle rive del fiume Nokianvirta, da cui deriva il nome. Dalla carta è poi passata alla produzione di cavi elettrici, prodotti chimici, pneumatici e persino stivali di gomma. Ma l’azienda deve la sua popolarità soprattutto ai telefonini, settore che ha ceduto a Microsoft nel 2013. Negli anni Sessanta Nokia approda nel settore telecomunicazioni fornendo radiotelefoni per impieghi militari. Ma è negli anni ’80 che inizia a legare il suo nome a dispositivi storici come il Mobira Senator, un telefono da auto lanciato nel 1982 grande quanto una scatola di scarpe.

Poi approda alle linee di cellulari che l’hanno resa popolare negli anni Novanta: dal modello Communicator del 1996 apparso anche nel film Matrix, al modello 3210, lanciato nel 1999 di cui l’azienda ha venduto 160 milioni di pezzi.È il 2007 l’anno che segna l’inizio della fine. Apple presenta l’iPhone, inizia l’era degli smartphone e il mondo dei telefonini cambia per sempre. Nokia affronta i primi tagli di personale, di rating e le perdite in Borsa. E nel 2010 Stephen Elop sostituisce Olli Pekka Kallasvuo come amministratore delegato dell’azienda, è il primo capo non finlandese di Nokia.

Nel 2011 fa la sua comparsa il primo smartphone della serie Lumia, l’800, in collaborazione con Microsoft. L’azienda finlandese abbandona così il suo storico sistema operativo Symbian per Windows Phone. Il 3 settembre 2013 Nokia cede la divisione mobile a Microsoft con un accordo di oltre 5 miliardi di euro, il primo smartphone Lumia senza marchio Nokia viene lanciato sul mercato a novembre 2014. È la fine di un’epoca.

Di recente è tornata in auge l’ipotesi di un nuovo approdo dell’azienda finlandese nella telefonia, subito però smentito. Ma il percorso di trasformazione di Nokia iniziato 150 anni fa non è ancora finito. L’azienda ha ora in piedi tre divisioni: Technologies, Here e Networks. Quest’ultima è stata potenziata con la recente acquisizione di Alcatel-Lucent, mentre si rincorrono le voci di una cessione del sistema di mappe Here. Si sono fatti avanti tre grandi produttori di auto tedeschi - Audi, Bmw e Mercedes - mentre Uber avrebbe messo sul piatto 3 miliardi di dollari.

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