Nuovi alloggi riscaldati per i migranti
Primi trasferimenti a Cerete e Roncobello

Comincia a fare freddo per tutti e una casa senza riscaldamento dà i suoi problemi. Da qui la necessità di trovare nuovi alloggi per i migranti presenti sul nostro territorio.

L’annunciato trasferimento dei richiedenti asilo ospitati dallo scorso aprile a Roncobello, nell’ex colonia Santa Maria del Carmine, è iniziato martedì. La struttura è sprovvista di impianto di riscaldamento, una soluzione andava trovata al più presto.

Così i primi profughi hanno raggiunto l’ex albergo Alpino che diventerà la loro sistemazione, almeno fino a quando le Commissioni territoriali avranno vagliato la loro posizione. Nei due stabili dell’ex albergo, utilizzati negli ultimi tempi come case vacanze per gruppi e ora dati in gestione alla cooperativa Ruah alla quale è affidato il progetto accoglienza di questo gruppo, troveranno collocazione 28 migranti. Per gli altri 1, invece, si apriranno le porte di due appartamenti, messi a disposizione dopo l’appello dei sacerdoti del vicariato alla popolazione dell’alta Valle Brembana.

Il discorso freddo porta novità anche ai richiedenti asilo ospitati nell’ex colonia di Novezio, frazione di Cerete, da dove un gruppo di cinque ha lasciato nei giorni scorsi le stanze fredde dell’alta Valle Seriana per raggiungere l’appartamento messo a disposizione da un privato di Lurano, grazie all’interessamento di parrocchia e Comune. Entro la fine della prossima settimana anche gli altri 30 giovani potranno contare su ambienti riscaldati, trasferendosi in un’altra zona della valle.

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