Ok il primo lunedì sulla Brebemi:
«Sollievo, basta levatacce mattutine»

Ancora riflettori puntati sulla Brebemi, «osservata speciale» anche nel primo lunedì di apertura a un traffico che non è parso così intenso. Ne abbiamo avuto una prova ieri mattina posizionandoci dalle cinque e mezzo, e per un’ora, fuori dal casello di Calcio.

Ancora riflettori puntati sulla Brebemi, «osservata speciale» anche nel primo lunedì di apertura a un traffico che non è parso così intenso. Ne abbiamo avuto una prova ieri mattina posizionandoci dalle cinque e mezzo, e per un’ora, fuori dal casello di Calcio.

Rispetto a giovedì scorso, primo pieno giorno di circolazione, c’è un aumento dei veicoli che accedono all’estremo casello est della Bergamasca, confinante col Bresciano. In un’ora abbiamo contato 35 automezzi in entrata. Si è trattato per lo più di furgoni di imprese edili anche della vicina provincia Bresciana, con il carico di operai: forse si è già compreso il «risparmio» offerto dal nuovo tracciato autostradale.

Posizionandoci al casello di Romano-Fara Olivana per un’ora, dalle sei e mezzo, abbiamo notato una diminuzione del numero e della tipologia di accessi. Solo 26 e anche in quest’occasione per la maggior parte furgoni con operai di imprese edili: pochi i camion e ancor meno le vetture, che sono apparse poco prima delle 7,30.

Abbiamo avuto il tempo di fermarne un paio, con i conducenti, artigiani edili, compiaciuti di ritardare la partenza verso Milano sapendo anche di arrivare addirittura prima: «Basta levatacce - ha sottolineato un imprenditore di Covo - e quindi giudico positivamente la Brebemi». Degli interpellati ieri nessuno ha accennato al costo del pedaggio, in attesa che in questo senso qualcosa si muova comunque al ribasso. Non sembra essere però quella la priorità di chi si immette nella A35.

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