Operaio in difficoltà per la crisi
«A 50 anni torno a fare lo scarpulì»

San Giovanni Bianco e la Valle Brembana sono tornati ad avere il loro calzolaio, mestiere ormai introvabile, ma ancora considerato un servizio.

Giovanni Gervasoni, 50 anni, ha preso il posto del fratello Roberto, l’ultimo «scarpulì» della Valle Brembana, morto improvvisamente per un malore nella notte lo scorso 10 agosto. Sposato, padre di tre bambine, due gemelle di sei anni e una di quattro anni, residente a Mozzo da anni lavorava per cooperative, negli ultimi tempi nel laboratorio di assemblaggio dell’Albergo popolare di Bergamo. «Ma la crisi si è fatta sentire anche qui – dice – e da aprile ormai ero part-time, lavoravo solo di pomeriggio, oppure facevo lavori saltuari la mattina. Così ho deciso di riprendere l’attività che, peraltro, avevo già imparato da giovane. Le cose basilari le ricordo, quindi, non c’è stata molta difficoltà a ricominciare». Anche, naturalmente, nel ricordo del fratello Roberto. E il lavoro non manca.

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