«Palazzi in via Nullo troppo alti»
Ma disaccordo sulle responsabilità

Il primo dei quattro edifici del complesso all’ex sede Enel si svela alla città e le prime impressioni dei candidati sindaci sono negative: dall’«obbrobrio» di Mirko Isnenghi si passa alle considerazioni più soft di Giorgio Gori.

Il primo dei quattro edifici del complesso all’ex sede Enel si svela alla città e le prime impressioni dei candidati sindaci sono negative: dall’«obbrobrio» di Mirko Isnenghi si passa alle considerazioni più soft di Giorgio Gori, che spiega come «avrebbe visto volentieri un paio di piani in meno». Ma nessuno si assume la responsabilità del progetto, rimbalzando la paternità di Giunta in Giunta.

«L’intervento all’ex Enel, come all’ex Gres, in via Autostrada e all’ex Sace sono quattro gravi errori dell’amministrazione di centrosinistra che ha concesso maggiori volumetrie per fare soldi con gli oneri di urbanizzazione - commenta il sindaco Franco Tentorio -. Abbiamo cercato di ottenere qualche riduzione, ma ormai i buoi erano scappati. A noi questi episodi non sono accaduti, anzi abbiamo tagliato 1,2milioni di metri cubi rispetto al Pgt approvato dal centrosinistra. Qualora toccasse a noi amministrare, non concederemo nuove volumetrie, spingendo per recuperare l’esistente con agevolazioni sugli oneri».

Il candidato sindaco del centrosinistra Giorgio Gori attribuisce la responsabilità alla Giunta di centrodestra di 15 anni fa, precedente a quella guidata da Roberto Bruni. «Questi interventi su cui Tentorio ha costruito la campagna elettorale sono stati varati dalla Giunta Veneziani, gestiti da Bruni come eredità e nei limiti previsti dal Pgt – premette Gori –. La priorità deve essere quella di far rivivere aree dismesse aumentando la qualità urbana, ma di fronte alla costruzione Enel mi sembra che ci sia una densità eccessiva, avrei visto volentieri un paio di piani in meno.

Marcello Zenoni (Movimento 5 Stelle) incolpa entrambe le Giunte: «La sinistra e la destra hanno fatto la staffetta con questo progetto, tutti dicono stop al consumo di suolo quando sono stati loro a produrre questi risultati, serve un cambiamento di paradigma, u lavoro di prevenzione».

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