Patto Civico: rinviamo il bilancio
Tentorio: «Questo non è un gioco»

Il Patto Civico chiederà al Comune di Bergamo, con Nadia Ghisalberti, di sospendere la discussione sul bilancio dell’amministrazione. «Altrimenti - spiega - i bergamaschi saranno costretti a pagare la prima rata della Tasi con ben sei mesi di anticipo».

Il Patto Civico chiederà al Comune di Bergamo, con Nadia Ghisalberti, di sospendere la discussione sul bilancio dell’amministrazione. «Altrimenti - spiega - i bergamaschi saranno costretti a pagare la prima rata della Tasi con ben sei mesi di anticipo».

Replica a stretto giro di posta da Roma, dove era per la canonizzazione di Papa Giovanni, il sindaco Franco Tentorio. «Il bilancio non è un gioco, ma il documento più importante dell’Amministrazione. Il Comune di Bergamo è sempre stato tempestivo, a differenza di alcuni amministrati dal centrosinistra come Milano e Roma, che poi si sono ritrovati bloccati per tutto l’anno».

E ancora: «La proroga al momento non c’è, e un Comune serio - come saggiamente aveva fatto a fine mandato la precedente amministrazione - approva il suo bilancio. Anche perché se non venisse approvato si potrebbero fare, per dodicesimi, solo le stesse spese dell’anno precedente. E così si bloccherebbe l’Accademia Carrara. Sarebbe gravissimo: chi dice queste cose o non sa o lo fa apposta».

Il comunicato completo del Patto Civico

«In considerazione del fatto che è non solo possibile ma è molto probabile che entro il 30 aprile arrivi la proroga al 31 luglio per l’approvazione dei bilanci comunali 2014 - come chiesto dal presidente Anci Piero Fassino ai ministri Padoan e Alfano -, il Patto Civico lunedì presenterà una pregiudiziale per sospendere la discussione del documento previsionale del Comune di Bergamo.

“Chiederemo di non discutere nella seduta di lunedì il bilancio preventivo - dichiara Nadia Ghisalberti, capogruppo del Patto Civico - perché, in caso contrario, si esporrà un documento così importante non solo alle strumentalizzazioni tipiche della campagna elettorale, ma anche a gravi dubbi sulla sua legittimità”.

“Infatti - prosegue Ghisalberti - se a livello nazionale venisse varata la proroga per l’approvazione dei bilanci, decadrebbe l’improrogabilità dell’atto, condizione che oggi ne rende possibile l’approvazione (nei 45 giorni prima delle elezioni, il Consiglio comunale non può approvare alcun atto se non quelli urgenti e improrogabili’).

A questo punto - spiega ancora Ghisalberti - il rischio, non affatto trascurabile, che ne consegue è che l’amministrazione e lo stesso consiglio comunale si espongano a una serie di ricorsi di cittadini sull’approvazione (con dubbi di legittimità’, quindi) delle aliquote TASI, la cui prima rata per i cittadini sarebbe da pagare, a questo punto, entro il 16 giugno”.

“Non solo - aggiunge Ghisalberti - c’e’ anche da considerare che nel provvedimento ’Salva Roma’ in via di approvazione in Parlamento è previsto un emendamento che proroga il pagamento della TASI, in un’unica soluzione, al 16 dicembre prossimo per i Comuni che non l’hanno deliberata. Sospendere l’approvazione del bilancio significherebbe, quindi, oltre che mettere al sicuro il Comune da possibili ricorsi, posticipare il pagamento della prima rata TASI di ben 6 mesi”.

“Si tratta di una proroga temporale tutt’altro che trascurabile - sottolinea la capogruppo del Patto Civico - vista la situazione di crisi e soprattutto in considerazione della scelta di Tentorio che, alla faccia del refrain “non ho aumentato le tasse”, ha fissato l’aliquota del 3,2 %, quasi la massima possibile (3,3%)”».

La replica della Lega con Ribolla

«Ghisalberti, come nel caso della tassa tributi, non racconta le cose come stanno, oppure non conosce le regole del gioco, stabilite dal suo governo – dichiara Alberto Ribolla, capogruppo Lega Nord in Consiglio Comunale -. Come si evince da un articolo de Il Sole 24 Ore, la mancata approvazione delle aliquote TASI potrebbe comportare effetti molto negativi per i contribuenti.

Le aliquote TASI sono da approvare entro il 23 maggio. Se così non fosse, tutti gli immobili diversi dalle prime case dovrebbero pagare l’acconto sull’aliquota base dell’1 per mille. Ma su tali categorie di immobili l’aliquota TASI stabilità dal Comune di Bergamo è pari a 0! Verrebbe causato senz’altro un enorme danno a tutti coloro, proprietari di negozi, capannoni, uffici, bar, seconde case che non dovrebbero invece pagare alcunché di TASI. Ribadisco, Ghisalberti e Patto Civico non conoscono le regole o sono in malafede. I cittadini – conclude Ribolla – pensino bene prima di affidarsi a questi soggetti».

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