Pendolare si sfogò su Facebook
Denunciato dalle Fs, ora a processo

Nel 2008 aveva creato un gruppo su Facebook, il cui titolo tradiva l’esasperazione del pendolare: «Un caro vaffa… a Mauro Moretti, amministratore di Fs». Moretti nell’aprile 2010 aveva denunciato alla polizia postale di Roma l’autore della pagina, un architetto di Bergamo.

Nel 2008 aveva creato un gruppo su Facebook, il cui titolo tradiva l’esasperazione del pendolare: «Un caro vaffa… a Mauro Moretti, amministratore di Fs: in centomila per mandarlo a casa a calci in c…».

Indubbiamente volgare (e purtroppo in linea col lessico da blog), qualcosa che poteva essere confinato nella sfera della maleducazione generata dalla perdita di pazienza (sacrosanta, quest’ultima, visti i disagi a cui vengono sottoposti i viaggiatori di certe tratte).

Invece, secondo l’ad delle Ferrovie, quel titolo-incitamento conterrebbe due reati: diffamazione aggravata e istigazione a delinquere. Per questo motivo Moretti nell’aprile 2010 aveva denunciato alla polizia postale di Roma l’autore della pagina - un architetto di 41 anni, residente a Bergamo – che aveva raccolto centinaia di adesioni e di commenti.

La pagina fu subito oscurata, il professionista bergamasco subì anche una perquisizione personale. Ora, a distanza di quasi cinque anni, il professionista bergamasco è finito a processo nella capitale, insieme a un trentenne genovese (quest’ultimo per un’altra frase ritenuta diffamatoria). Per il difensore «si tratta di espressioni forti, ma non di accusa gratuite: sono critiche strutturate, non a casaccio».

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