Per raccogliere funghi un solo tesserino
Comuni critici: via risorse importanti

La raccolta funghi gratis, decisa dalla Regione Lombardia, per i sindaci sarà un bel danno per le casse dei piccoli comuni di montagna.

Basterà munirsi di un tesserino, ma senza costi aggiuntivi. Un taglio netto alla selva di disposizioni comunali sulla materia e locali e ai ticket differenziati valle per valle. Ma la novità non va giù ai sindaci che dalla raccolta funghi potevano ricavare risorse non trascurabili.

Anche per promuovere la cura del territorio: «Così - si lamentano - viene meno la nostra autonomia». Da qui l’appello dei primi cittadini alla Regione per arrivare a una revisione del provvedimento sui funghi.

Perché grazie ai tesserini negli anni scorsi si riusciva a raccogliere e reinvestire poi in genere proprio per la manutenzione di quel territorio, sentieri e altro, spesso preso d’«assalto» dai fungaioli.

Fra i più infuriati gli amministratori dei dieci Comuni della Valle dell’Olmo (Val Brembana), area tra le più frequentate dai fungaioli: Valtorta, Ornica, Cassiglio, Olmo al Brembo, Averara, Santa Brigida, Cusio, Mezzoldo, Piazzolo e Piazzatorre gestivano da anni in modo associato, tramite il Consorzio forestale, la regolamentazione della raccolta, con un tesserino giornaliero, per esempio, di dieci euro e uno stagionale di cento euro.

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