Pirellone, spunta un «no» luminoso
E scoppia la polemica in Regione

Il presidente dell’aula Raffaele Cattaneo: iniziativa non autorizzata, le istituzioni sono di tutti.

L’iniziativa di far comparire la scritta «no» su Palazzo Pirelli, lasciando accese le luci di alcuni piani per far comporre così la scritta, non è istituzionale e non è mai stata decisa in nessuna sede autorizzata a farlo: lo sostiene Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale lombardo. «Condanno fermamente questa iniziativa: le istituzioni sono di tutti e non possono essere utilizzate per la campagna elettorale di una parte. Ho disposto che venissero immediatamente spente le luci e che venga avviata una indagine interna per verificare le responsabilità. Peraltro sono convinto che iniziative di questo tipo sono solo controproducenti. Da sostenitore del No me ne rammarico doppiamente».

Ma ormai la polemica era bella che scoppiata, con i leghisti a ridersela sotto i baffi sui social network (pare che i piani dove è comparsa la scritta siano quelli occupati dal Carroccio e da Forza Italia) e qualche imbarazzo anche sul fronte del no al referendum di domenica, come quello del grillino bergamasco Dario Violi, che commenta lapidario: «Scemo chi accende».

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