Ponte Nossa, rogo del Mas
fra devozione e tradizione

È una devozione che si rinnova da più di cinque secoli: la comunità di Ponte Nossa si accinge a festeggiare solennemente l’Apparizione. Quest’anno è stata rispolverata una vecchia tradizione interrotta negli Anni Quaranta secondo la quale il Mas veniva tagliato ad Ardesio.

È una devozione che si rinnova da più di cinque secoli: la comunità di Ponte Nossa si accinge a festeggiare solennemente l’Apparizione.

Era il 2 giugno del 1511 quando secondo gli scritti «una certa immagine della gloriosissima Vergine Maria, già da molto tempo dipinta, fu vista mutarsi, e rat­tristarsi, e versare sangue dall’occhio sinistro e aprire e chiudere in modo miracoloso lo stesso occhio».

Da allora la Madonna delle lacrime di Ponte Nossa è un riferimento importante per i fedeli di tutta la valle.

«È bello vedere il coinvolgimento della comunità – spiega il parroco Don Roberto Falconi –; è il primo anno che vivo questo momento e ho sentito da subito il profondo affetto che nutrono tante persone per la nostra Madonna. È bello, è emozionante».

L’Apparizione di Ponte Nossa è nota anche per il rogo del Mas, l’albero portato sulla Cima Guazza bruciato la sera della vigilia.

Quest’anno è stata rispolverata una vecchia tradizione interrotta negli Anni Quaranta secondo la quale il Mas veniva tagliato ad Ardesio. La vigilia (oggi) è scandita da diversi momenti: la visita guidata alle 16, la Messa alle 18, il concerto (alle 21) seguito dal falò e dallo spettacolo pirotecnico e, alle 23, l’esposizione e l’adorazione notturna.

Domani le celebrazioni saranno alle 7,30, 9 (per la comunità di Premolo), 10,30 con i sacerdoti legati a Ponte Nossa e alle 18. Nel pomeriggio alle 14,30 la visita guidata, alle 15,30 i vespri e la benedizione eucaristica e alle 16,30 la preghiera mariana con l’atto di affidamento a Maria dei bambini e delle famiglie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA