Prenotare una risonanza in tempi brevi?
Un lettore: «O mi faccio furbo, o aspetto»

Uno sfogo, una lettera piena di amarezza quella scritta alla nostra redazione. E parò di sanità, e di cure mediche che non sono sempre così accessibili.

«Purtroppo qualche giorno fa ho avuto una brutta distorsione al ginocchio. Avendo fortissimi dolori decido di andare dal dottore di famiglia che mi consiglia una risonanza magnetica» scrive un lettore. «Chiamo i vari centri più vicini convenzionati e la prima data disponibile è tra più di un mese e mezzo. Chiamo l’Asl e mi dicono che la prima data è novembre. Non contento chiamo l’ultimo centro convenzionato e mi dicono che c’è posto tra 4 giorni - continua il lettore -. Soddisfatto, il tecnico mi chiede i dati dell’impegnativa e, a un certo punto, mi dice che gli dispiace ma non avendo urgenza deve rimandarmi a non prima di luglio».

Da qui lo sconforto: «Rispondo al tecnico che non posso sapere se è grave o meno se non faccio la risonanza: l’unica cosa certa che ho molto dolore e faccio fatica a muovermi. Il tecnico a questo punto mi dice che il mio dottore è stato poco furbo perché sull’impegnativa non ha indicato l’urgenza che mi avrebbe fatto avere la precedenza sugli altri». E la considerazione arriva di conseguenza: «Quindi purtroppo essere onesti e corretti come al solito nel nostro Paese serve a poco. E penso: le tasse sono molte, i servizi per gli onesti non ci sono, ma va tutto bene per i furbi e gli evasori. Spero che queste parole ci facciano un po’ riflettere». E il lettore, nel frattempo, resta con i suoi dolori.

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