Primaria, dote scuola cancellata
«I Comuni intervengano»

Una brutta sorpresa ha accolto centinaia di famiglie lombarde e bergamasche che nelle scorse settimane stavano iniziando a pensare al nuovo anno scolastico dei propri figli: la dote scuola, un preziosissimo contributo messo a disposizione dalla Regione, è stata cancellata per i frequentanti la scuola primaria.

Una brutta sorpresa ha accolto centinaia di famiglie lombarde e bergamasche che nelle scorse settimane stavano iniziando a pensare al nuovo anno scolastico dei propri figli: la dote scuola, un preziosissimo contributo messo a disposizione dalla Regione, è stata cancellata per i frequentanti la primaria (elementari). L’agevolazione economica, infatti, sarà appannaggio solo della secondaria di primo grado (le cosiddette medie) e di secondo grado (biennio), sia di istituti pubblici che paritari, nonché delle scuole di formazione professionale.

«Al rientro da questa piovosa estate – ha commentato il segretario provinciale del Psi Bergamo Francesco De Lucia - centinaia di famiglie bergamasche dovranno far fronte, con risorse proprie, all’acquisto di libri di testo e materiale scolastico dal momento che la Regione, guidata dal leghista Maroni, ha pensato di tagliare delle preziose risorse proprio dalla voce del diritto allo studio per le famiglie più bisognose (quelle che ne avrebbero diritto secondo i parametri Isee), obbligando nuclei familiari già in difficoltà a provvedere con risparmi propri. Alla faccia della tanto sbandierata politica per la famiglia del centrodestra! Il Psi Bergamo – continua De Lucia - si impegnerà affinché le amministrazioni comunali, in primis il Comune di Bergamo guidato da Giorgio Gori, sopperiscano a queste scelte scellerate della Regione che rischiano di dare ’il colpo di grazia’ al diritto allo studio, uno dei capisaldi della politica socialista».

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