Protezione civile, nuova direttiva
per la gestione delle emergenze

Non solo rischi idrogeologici o forti perturbazioni, ma anche pericoli legati a neve, valanghe, vento forte, incendi boschivi e ondate di calore. La nuova direttiva regionale in materia di allertamento della protezione civile estende i pericoli per i quali la macchina del Centro funzionale monitoraggio rischi (Cfmr) è chiamata a mettersi in moto.

Il nuovo testo della direttiva - spiega un comunicato della Regione - è frutto di un percorso di condivisione con tutti gli attori coinvolti, per favorire la più efficace e coordinata risposta dell’intero sistema regionale. Il Cfmr costituisce la struttura di riferimento per le attività di previsione e di prevenzione sull’allertamento per rischio idrogeologico e idraulico in Regione Lombardia.

Contestualmente alla sua attivazione, nel marzo del 2005 era stata approvata la direttiva regionale di prima attuazione della direttiva nazionale per rischio idrogeologico e idraulico: disciplinava, tra l’altro, le modalità di allerta sul territorio regionale.

La nuova direttiva regionale per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di protezione civile, adeguando il precedente provvedimento, ha introdotto le seguenti novità:
- individuazione delle componenti del sistema regionale di protezione civile, con specifica del tipo di contributo operativo
- estensione delle attività di allertamento ad un maggior numero di rischi (idrogeologico, idraulico, neve, valanghe, temporali intensi, vento forte, incendi boschivi e ondate di calore)
- strumenti tecnologicamente più avanzati da utilizzare per la previsione e la prevenzione
- miglioramento del servizio del Centro funzionale regionale a favore del sistema locale di protezione civile, mediante invio di bollettini di aggiornamento sulle situazioni in atto
- definizione delle informazioni che Regione Lombardia e strutture operative locali devono scambiarsi, per migliorare la conoscenza dei rischi e ridurre i danni attraverso azioni non strutturali

La direttiva attuale prevede inoltre che gli avvisi di criticità, emessi quotidianamente dall’Unità organizzativa protezione civile, siano inviati direttamente a tutto il sistema regionale di protezione civile.
Per questo è stato predisposto un apposito sistema informativo che gestisce l’invio degli avvisi, consentendone la contestuale pubblicazione su una pagina web ad accesso riservato e la verifica dell’effettiva lettura da parte dei destinatari.

I destinatari sono anche tempestivamente informati della pubblicazione dell’avviso attraverso:
- invio di una mail, tramite il sistema Lombardia integrata posta sicura
- invio di messaggi al numero di cellulare del sindaco e di un suo sostituto, con sistema di controllo sul corretto invio

Insomma un sistema più dettagliato, puntuale e capillare, il cui scopo è far muovere per tempo chi - in caso di necessità - è delegato a intervenire. Il primo test, almeno per quanto riguarda uno dei temi nuovi, quello delle ondate di calore, è alle porte: l'arrivo dell'estate permetterà un test sul campo.

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