Pub esploso, i filmati delle telecamere
Il titolare in scooter con le taniche - Video

Nuovi dettagli sulla tragica vicenda di Gigi Parma, morto il 7 aprile nell’esplosione del suo pub in via Previtali a Bergamo. La polizia: è stato lui ad appiccare le fiamme, nessun dubbio. Esclusa la pista del racket.

In una conferenza stampa il 17 aprile in questura le forze dell’ordine hanno fatto il punto sulle indagini sull’esplosione del Maguire’s Pub. All’incontro erano presenti il procuratore Francesco Dettori, il nuovo questore Girolamo Fabiano e il capo della Squadra mobile Giorgio Grasso.

Confermata l’ipotesi investigativa su cui gli inquirenti avevano lavorato fin dalle prime ore successive al rogo che ha devastato il pub: nessun attentato ai danni del locale, nessun sospetto di racket, ma un gesto volontario del titolare Gigi Parma, 48 anni, che in questo modo – è la tesi degli investigatori – voleva tentare di incassare i soldi dell’assicurazione e appianare i debiti del locale. Assicurazione che, è stato spiegato, Parma aveva rinnovato 15 giorni prima dell’incendio: una polizza da 500 mila euro, all’incirca lo stesso valore dei debiti.

Nel locale sono state trovate cinque taniche da cinque litri ciascuna: tre di gasolio e due di benzina (per fare più danni possibili, spiegano gli inquirenti). Trovate anche le chiavi, il casco di Gigi Parma e alcune borse.

La notte dell’esplosione, tra le 4 e le 4,10, alcune telecamere della videosorveglianza hanno ripreso gli spostamenti di Gigi Parma in sella al suo maxi scooter: sul pianale del motociclo, spiega la polizia, si vedono delle taniche. Per gli inquirenti, dunque, non ci sono dubbi sul fatto che l’incendio sia stato appiccato dal titolare del Maguire’s.

Un altro video era stato invece girato con un telefonino dai primi soccorritori, due nordafricani, intervenuti subito dopo l’esplosione: immagini forti, accompagnate dalle voci dei due giovani, spaventati e impotenti di fronte alle fiamme che divoravano il locale con Gigi Parma all’interno.

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