Raccolta funghi, ci sono novità
Regione: ci sarà un unico tesserino

Avrà una validità di 5 anni, sarà unico per tutto il territorio regionale e non costerà nulla. Sono questi i principali requisiti del tesserino regionale per la raccolta funghi che sono stati stabiliti ieri da una delibera della Giunta Maroni.

«Tra le decisioni assunte - ha sottolineato il presidente Roberto Maroni - ci sono anche le modalità per il rilascio del tesserino per la raccolta dei funghi: con il 2015 sarà uno solo per tutto il territorio regionale, sarà valido per cinque anni e sarà gratuito».

Il presidente della Regione ha poi aggiunto che, grazie a questi criteri, si riuscirà «anche a superare le differenze dei criteri fino a oggi dovute al rilascio da parte dei diversi Comuni».

Dunque ,«la validità regionale semplificherà di molto le cose». L’istituzione del tesserino per la raccolta funghi in Lombardia era stato approvato dal Consiglio regionale già all’inizio dell’estate.

L’assemblea lombarda aveva poi deciso di «passare la palla» alla Giunta, che ha stabilito le modalità di emissione del documento. Teoricamente si tratta di un tentativo per rendere maggiormente omogenea la legislazione e le regole della raccolta dei funghi, fino a oggi lasciata in mano ai singoli territori. L’obiettivo, in particolare, sarebbe quello di semplificare la vita dei cercatori di funghi che, attraverso il tesserino regionale, potranno godere di un documento valido per tutto il territorio lombardo e non dovranno più preoccuparsi di doversi informare delle regole dei singoli Comuni.

Tuttavia, se da un lato il tesserino dovrebbe semplificare l’attività dei cercatori di funghi, dall’altro lato potrebbe invece complicare la vita alle comunità locali, che da queste tessere ricavano un introito che, seppur minimo, in tempi di tagli di risorse fa certamente comodo.

Attualmente il regolamento sulla raccolta dei funghi prescrive la quantità massima giornaliera che si può raccogliere (tre chili), le modalità (utilizzare un cestino, con pulizia del miceto sul posto, senza smuovere il terreno), i tempi (dall’alba al tramonto) e le zone escluse (le riserve naturali integrali).

© RIPRODUZIONE RISERVATA