Redditi, Berlusconi primo, ma crolla
Bergamo, Bombassei è il Paperone

Dalle dichiarazioni dei redditi del 2012, il Cav regista un crollo di 30 milioni di euro, scendendo a quota 4,5. Bombassei ha dichiarato per il 2012 un reddito lordo di 845.813 euro, Fontana 137 mila, Sanga 104.263 e Martina 102.283 euro.

Il più ricco è sempre lui, anche se per Silvio Berlusconi comincia a farsi sentire un po’ di crisi. Più economica che politica in questo caso. Dalle dichiarazioni dei redditi del 2012, il Cav regista un crollo di 30 milioni di euro.Nel 2011 aveva dichiarato 35.439.988 euro mentre nel 2012 il suo reddito si è attestato a poco più di 4,5 milioni.Nel 2010, invece, Berlusconi aveva dichiarato un reddito pari a circa 40 milioni: oltre 35 in più rispetto al 2012.

Tra i bergamaschi, alla Camera , il Paperone è Alberto Bombassei, fresco di dimissioni dalla presidenza di Scelta Civica. Ha dichiarato per il 2012 un reddito lordo di 845.813 euro, versandone all’erario 354.658. Dalla dichiarazione consegnata alla Camera risulta che Bombassei possiede più di 37,7 milioni azioni Brembo, detenute attraverso la Nuova Fourb di cui ha il 40% di usufrutto. Inoltre, detiene, circa 7,4 milioni di azioni Ntv e 7 auto storiche. Oltre ad una Jaguar del 1933 possiede una Jaguar del ’55, una del ’72 e tre Mg (del ’54, del ’58 e del ’74). Fra le automobili moderne, pare appassionarlo solo la Nuova Cinquecento, di cui possiede un esemplare recente. Bombassei è anche proprietario di un super-yacht «Navetta 33».

Dietro (ma di molto...) Bombassei c’è Gregorio Fontana, parlamentare di Forza Italia (all’epoca Pdl) che nel 2012 ha dichiarato 137.000 euro tondi. Antonio Misiani del Pd si è invece fermato a 97.399, dietro al collega di partito Giovanni Sanga che ha superato quota 100 mila: 104.263 per la precisione. Il leghista Cristian Invernizzi ne ha dichiarati 36.998 (era assessore alla Sicurezza a Palafrizzoni), Elena Carnevali del Pd 19.071, mentre la socialista Pia Locatelli 28.017. Non disponibile il reddito di un altro esponente Pd, Giuseppe Guerini: i dati erano illeggibili, e il diretto interessato non se lo ricorda.

Al Senato sono certi i dati del leghista Nunziante Consiglio (113.097 euro) e di Enrico Piccinelli (Forza Italia) con 101.072. Per gli altri, è necessario consultare gli elenchi depositati a Palazzo Madama, considerato che sia Roberto Calderoli che Giacomo Stucchi (entrambi senatori leghisti) non ricordavano la cifra esatta. Marco Pagnoncelli (Forza Italia) va invece un attimo a spanne: «Tra i 140 e i 160 mila euro» spiega.

Sul versante del governo, il reddito del neoministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, è stato di 102.283 euro, frutto della sua attività di consigliere regionale, all’epoca. A proposito del Pirellone, l’allora presidente Roberto Formigoni ha dichiarato 168.415 euro. E tra le proprietà dell’esponente di Ncd non risulta quella villa ad Arzachena sequestrata qualche giorno fa nell’ambito dell’inchiesta Maugeri, della quale lo stesso Formigoni aveva smentito di essere proprietario. Secondo quanto dichiarato dal senatore Ncd, infatti, sarebbero dieci le comproprietà intestate a Formigoni, tutte a Lecco tranne una, a Sanremo.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel 2012 ha percepito redditi imponibili per 176.499 euro mentre la sua «collega», presidente della Camera Laura Boldrini, ha percepito compensi netti pari a 94.304 euro. In realtà,nella dichiarazione dei redditi 2013 la Boldrini ha dichiarato un imponibile di 6.314 euro ma, in una dichiarazione allegata alla documentazione, spiega di aver ricevuto altri 94.304,63 euro dall’Onu in qualità di funzionario dell’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati: somma con ritenuta alla fonte non soggetta a imposizione fiscale

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