Registro unioni civili, prime spaccature
«Inutile». «Si aiutino davvero le famiglie»

Arrivano i primi distinguo sul Registro delle unioni civili eterosessuali e gay a Bergamo: la prossima settimana il Registro andrà in commissione e poi in Consiglio l’11 maggio.

Sul tema sono intervenuti i consiglieri comunali di opposizione Stefano Benigni (Forza Italia) e Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia), e da Roma dal deputato Gregorio Fontana (Forza Italia).

Fontana: «Non ci pare essere tra le esigenze più importanti della città di Bergamo. Quel registro è inutile e senza alcun valore legale. Nessuno nega l’opportunità di una regolamentazione giuridica generale delle unioni civili. Ma allora il sindaco ne parli con la propria maggioranza, visto che l’iter legislativo sulle unioni civili segna il passo».

Benigni non è contrario al riconoscimento di determinati diritti, anche se crede «imprescindibile il valore della famiglia tradizionale con cui sono cresciuto». E puntualizza «che il Registro delle unioni civili non è una risposta valida ed efficace a questa tematica, per questo io voterò contro».

Tremaglia: «Hanno reso questo regolamento di fatto privo di utilità pratica. Si apre anche il rischio di ricorsi gravi nel caso in cui il regolamento venisse applicato con leggerezza in materie non di competenza del Comune, come la sanità o l’assegnazione di alloggi popolari». E poi: «Conosco le difficoltà delle giovani coppie e delle giovani famiglie in questo momento: propongano qualcosa che le aiuti concretamente».

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