«Riapriremo la Carrara
in occasione dell’Expo»

Fare tesoro delle sconfitte proprie e delle vittorie altrui. Nello specifico quella di Matera nella corsa a Capitale europea della Cultura 2019, con Bergamo che non è nemmeno riuscita ad arrivare nella short list. Con questo obiettivo ci si prepara ad una scadenza ben più imminente, come quella dell’Expo che prende il via tra meno di 200 giorni.

L’obiettivo è comunicare le iniziative e farlo meglio rispetto a quanto successo nella corsa (persa) al 2019, dove le difficoltà metodologiche non sono mancate. Per questo motivo tutti i (numerosi) soggetti in campo in questa partita hanno fatto il punto della situazione , Palafrizzoni in testa. «Bergamo – spiega il sindaco Giorgio Gori – ha l’occasione con Expo di affiancare alla propria tradizionale identità manifatturiera un nuovo e promettente profilo turistico. La città ha bellezze paesaggistiche e culturali ancora poco conosciute, ma di evidente potenzialità. I 6 mesi dell’Expo saranno quindi ricchi di eventi e appuntamenti di profilo internazionale, sostenuti da uno sforzo di comunicazione del tutto nuovo per Bergamo. La prossimità dell’aeroporto di Orio, ma anche e soprattutto la vicinanza a Milano e al sito Expo, mettono la nostra città nella condizione di poter intercettare una parte dei flussi attesi. È quindi importante che i cittadini e tutti gli operatori siano informati e coinvolti riguardo a ciò che accadrà a partire dalla prossima primavera».

D’accordo l’assessore alla Cultura, Nadia Ghisalberti: «Stiamo lavorando con le istituzioni pubbliche e private della città per costruire eventi attrattivi per ogni giorno dei 6 mesi di Expo. È un lavoro complesso di coordinamento, progettazione e programmazione che abbiamo avviato con la collaborazione di diverse realtà, alcune delle quali sono oggi qui presenti per raccontare i loro programmi. Le istituzioni civiche - i musei, i teatri e l’Accademia Carrara - saranno protagonisti in modi diversi durante Expo».

Ma l’obiettivo principale resta la riapertura dell’Accademia Carrara, simbolico e non solo: «L’amministrazione sta procedendo a tappe forzate per poter concludere l’intervento sulla struttura della pinacoteca e il suo allestimento proprio in vista di Expo: ritornerà uno dei principali fiori all’occhiello della città, non solo da un punto di vista artistico, ma più in generale culturale. Per questo motivo, la riapertura sarà preannunciata da alcuni importanti eventi e iniziative, come il “Grand Tour 2008-2014”, la storia del museo aperto anche durante la chiusura, ovvero i viaggi che le opere d’arte della Carrara hanno compiuto per il mondo durante i 6 anni di chiusura forzata» spiega Gianpietro Bonaldi, presidente della Cobe. La serata si terrà presso l’auditorium di Piazza della Libertà il 6 novembre alle ore 21, quando presumibilmente verrà annunciata la data ufficiale della riapertura.

Un programma che si annuncia comunque ricco: dalla valorizzazione del patrimonio donizettiano alla mostra-evento di Palma il Vecchio, con i percorsi curati dalla Diocesi. E ancora, concerti, spettacoli, Astino, l’Orto botanico, il Parco dei Colli, il vino e il cibo, fil rouge di Expo 2015. Tanta carne al fuoco, ma sempre meno tempo: il 1° maggio 2015 è davvero ad un passo.

Su L’Eco di Bergamo del 23 ottobre 2 pagine speciali su Bergamo e l’Expo

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