Rifugi: non deturpano la montagna?
Il Cai: ristrutturata una vecchia baita

Il dibattito sulle moto da trial in montagna prosegue e resta molto vivace. In questo contesto si inserisce la lettera di Andrea: critica il rifugio costruito dal Cai in Val Imagna («Non ha deturpato/inquinato la natura?». Il Cai dice: «Baita ristrutturata con tutte le autorizzazioni».

Il dibattito sulle moto da trial in montagna prosegue e resta molto vivace. Pro e contro si confrontano, anche con parole un po’ troppo affilate.In questo contesto si inserisce la lettera che ci ha scritto Andrea: critica il rifugio costruito dal Cai in Val Imagna e si domanda se in questo caso «non è stato deturpato/inquinato il terreno e la natura montana?».

Il Cai, senza entrare nel merito, si limita a fornire alcune precisazioni: per esempio sul fatto che il rifugio è stato «costruito dopo avere ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni e certificazioni anche ambientali... per ristrutturare una vecchia baita e realizzare un presidio di accoglienza, sicurezza e tutela della montagna aperto a tutti».

La lettera di Andrea

«Spettabile Redazione,

visti i recenti articoli contro le moto da trial in montagna, con tanto di fotografie per testimoniare quanto sia vietato circolare sui sentieri di montagna, perchè dannoso per il suolo/fauna e fortemente inquinate..., gradirei allora che pubblicaste queste mie foto.

Documentano ad esempio quanto il Cai (associazione fortemente contro le moto in montagna per le motivazioni sopra riportate) ha fatto in Valle Imagna per costruire il proprio nuovo e “maestoso” rifugio!

In questo caso non è stato deturpato/inquinato il terreno e la natura montana?

Ho anche foto che testimoniano l’immondizia lasciata ogni fine settimana dalle persone che si recano in montagna a piedi, e si sentono per questo ecologisti! Le zone adibite a picnic, e quindi attrezzate con tavoli e panche, sono una vera e propria discarica a cielo aperto. Ricordo che ci sono anche per loro i cartelli di divieto abbandono materiali.

Questa mail per far capire che non bisogna sparare a zero e accanirsi solo ed esclusivamente contro le moto da trial in montagna, ma che ci sono altri “fruitori” della nostra amata montagna che non rispettano i divieti, o predicano bene ma razzolano male.

Distinti saluti».

Andrea P.

La risposta del Cai

«Francamente - dice il consigliere nazionale del Cai Paolo Valoti, che si è confrontato con Giancamillo Frosio, presidente della sezione Cai di Valle Imagna - la lettera appare polemica nei toni e strumentale nei contenuti, e pur nel rispetto del vostro ‘dovere di cronaca’ riteniamo non sia utile entrare nel merito di questa missiva per evitare di alimentare questa pretestuosa e sterile discussione».

E così il Cai si limita a fornire una serie di precisazioni. «A solo titolo di informazione il nuovo Rifugio “Resegone” del Cai Valle Imagna, fortemente voluto anche dal Comune di Brumano, è stato costruito dopo avere ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni e certificazioni anche ambientali, e grazie allo straordinario lavoro del volontariato Cai Valle Imagna per ristrutturare una vecchia baita e realizzare un presidio di accoglienza, sicurezza e tutela della montagna aperto a tutti, inaugurato il 15 settembre 2013, con un’ampia partecipazione, e tra l’altro, sotto gli occhi attenti e compiaciuti anche di agenti del Corpo Forestale dello Stato»

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