Roghi e agguati al «Fly parking»
Quattro condannati per gli attentati

Oltre diciannove anni complessivi di condanna sono stati inflitti ai quattro imputati per i roghi e gli agguati a scopo di estorsione compiuti a partire dalla fine del 2011 ai danni dei gestori del «Fly parking» di Orio al Serio.

Sono stati riconosciuti colpevoli dal collegio presieduto dal giudice Antonella Bertoja (a latere Maria Luisa Mazzola e Massimiliano Magliacani).

Le accuse erano pesanti: aver esercitato una serie di pressioni – dalla gambizzazione del figlio del gestore a una serie di roghi dolosiper far sì che uno dei parcheggi periferici dell’aeroporto (il «Fly parking», appunto) venisse ceduto e finisse nelle loro mani.

Le indagini all’inizio presero in considerazione l’ipotesi del racket e, quindi, la pista della malavita organizzata (viste le modalità degli attentati) per poi deviare, invece, verso una ricostruzione ben diversa: ex dipendenti che, perso il lavoro, avrebbero brigato per indurre la società di gestione a cedere l’attività nelle loro mani.

Per l’accusa il mandante delle intimidazioni era Giovanni Di Bartolomeo, 55 anni, di Brusaporto, che ha già patteggiato 4 anni a fine del 2013.

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