Ronde e confini, scontro tra sindaci
È polemica a Gorle e Torre Boldone

Il dado è tratto per i Vot di Torre Boldone (volontari osservatori del territorio) che in più occasioni, sollecitati da chiamate di cittadini di Gorle, hanno passato il Rubicone locale (la roggia Guidana) per verificare che non fossero in atto comportamenti poco civili se non addirittura fuorilegge.

Una libertà d’ordine pubblico che non è piaciuta al sindaco di Gorle, Giovanni Testa, che - contrariato - ha telefonato al collega di Torre Boldone, Claudio Sessa, lamentandosi di un’invasione di campo poco gradita. A un mese e mezzo dall’accaduto, Sessa risponde per le rime a Testa con un post su Facebook dopo aver saputo di giovincelli di Gorle i quali, l’altra notte a Torre Boldone, si son messi a lanciare sassi contro i garage nel corsello di viale Lombardia. Sassi grossi come sampietrini.

«Se i miei Vot - scrive Sessa - varcano il confine per una buona ragione il collega Testa, piccato, mi chiama. A questo punto mi chiedo se chiamerà ancora, ovviamente scusandosi, visto quello che è capitato in viale Lombardia. C’è una bella differenza tra passare un confine verificando una segnalazione e giocare al bersaglio, con un po’ di birre in corpo, contro i garage e la cabina Enel il tutto condito da schiamazzi».

«Alle provocazioni pubblicate in Facebook dal sindaco Sessa - chiarisce Testa - preferisco non rispondere. Un sindaco dovrebbe utilizzare i canali istituzionali se vuole corrispondere con il sindaco di un altro Comune. È evidente che chi preferisce utilizzare Facebook persegue altri scopi».

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