«Roquefort», allerta alimentare
Ritiro in Europa, attenzione in Italia

Allerta alimentare. Salmonella nel formaggio francese «Roquefort» commercializzato anche in Italia. Scatta il ritiro in Europa. Lo segnala l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco che raccomanda alla popolazione di non mangiarlo.

Le autorità francesi e tedesche avvertono della presenza di salmonelle nel formaggio francese «Roquefort». Il comunicato diffuso dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi. Nel formaggio prima del consumo sono state trovate tracce di salmonella.

Tutti i lotti in commercio avente scadenza 30 marzo 2015 possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. I supermercati a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta del formaggio francese « Roquefort» con data di scadenza 05.06.2015, prodotto dalla Papillon, 8 Ave de Laures, F-12550 Roquefort/Soulzon (Francia).

Il formaggio «Roquefort» è un formaggio francese, erborinato, prodotto con latte di pecora, originario di Roquefort-sur-Soulzon (Francia centrale). La caratteristica principale del Roquefort è la presenza di venature blu-verdi (simili a quelle dell’italiano gorgonzola), dovute all’azione di un agente (il Penicillium roqueforti o Penicillium glaucum) che favorisce lo sviluppo di muffe. Il formaggio viene fatto maturare in un sistema di grotte in cui temperatura e umidità rimangono costanti nel tempo. Il gusto varia a seconda del tempo di maturazione, che può andare dai tre ai nove mesi. Dal 1979 è certificato con l’Appellation d’origine contrôlée (AOC), analogo alla certificazione italiana DOC, e dal 1996 con l’Appellation d’origine protégée (AOP) equivalente francese dell’italiana Denominazione di origine protetta. Questo prodotto caseario era in vendita presso alcune filiali in Germania e commercializzato anche in Italia.

Giovanni D’Agata, presidente dello «Sportello dei Diritti», rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi «dall’acquisto del lotto del formaggio interessato invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione».

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