Ryanair, da ottobre anche da Malpensa
Ma Orio resta il punto di riferimento

Londra Stansted, Madrid e (quasi sicuramente) Napoli. Sono le prime tre destinazioni di Ryanair da Malpensa, in vigore dall’orario invernale che scatterà a fine ottobre.

Dopo le anticipazioni di Michael O’Leary, patron di Ryanair, nella sua tappa bergamasca di inizio anno, mercoledì 2 settembre le rotte verranno presentate ufficialmente a Milano in una conferenza stampa congiunta tra Sea (società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate e detiene il 30,98% di Orio) e la compagnia irlandese, leader del mercato low cost e che ha fatto di Orio la sua base per l’Europa continentale.

Tre i voli al giorno per Stansted, uno per Madrid e uno per Napoli: in tutto 5 partenze al giorno. Una invece la macchina che sarà basata su Malpensa. «Ci saranno voli dal prossimo inverno, anche perché non avevamo gli aerei per cominciare prima» aveva detto lo scorso gennaio O’Leary nella sua visita ad Orio. Che continuerà comunque a rimanere il punto di riferimento per Ryanair in Italia, come ribadito sempre in quell’occasione.

Ma l’arrivo degli irlandesi volanti a Malpensa (che già li ospitò tra maggio e giugno 2014 durante i lavori di rifacimento della pista di Orio) sposta nuovamente l’obiettivo sulla possibile integrazione tra Sea e Sacbo, tema oggetto di uno studio affidato a Stefano Paleari, rettore dell’Università di Bergamo e direttore di Icssai, il Centro per la ricerca sulla competitività aeroportuale nato ad Orio.

Gli esiti dello studio saranno pronti non prima della seconda settimana di settembre, ma intanto c’è un interessante cambio di prospettiva nel Piano nazionale degli aeroporti: Montichiari è stato difatti inserito nella zona Nordovest, quindi più in correlazione con il sistema milanese che comprende Malpensa, Linate e Orio (e si spinge fino a Torino). La proprietà resta però sempre di Verona, a sua volta legata a doppio filo con la veneziana Save: concetto ribadito da una lettera d’intenti siglata tra le parti nei mesi scorsi per il rilancio dello scalo bresciano. Ma è chiaro che ora la prima mossa è attesa sul quadrante Ovest, dalla possibile integrazione tra Sea e Sacbo.

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