Scatta l’ordinanza anti Ebola
Ma il caso Telgate divide la Lega

Fa discutere l’ordinanza firmata dal sindaco di Telgate Fabrizio Sala, che vieta la dimora in qualsiasi struttura di accoglienza, a persone senza documento d’identità e certificato medico .

«Il motivo che mi ha spinto a firmare questa ordinanza, la prima in Lombardia, è molto semplice – spiega Sala –. Come tutti sanno, da luglio a oggi, sono transitati nella nostra Regione numerosi cittadini extracomunitari provenienti dai Paesi africani e asiatici, giunti anche a causa dell’operazione denominata Mare Nostrum, che sono stati e sono tuttora ospitati in strutture gestite da operatori, enti e associazioni. Si tratta di una decisione ragionata e necessaria per tutelare la sicurezza e la salute dei telgatesi».

Nella fattispecie il provvedimento prevede il divieto di dimora, anche occasionale, in qualsiasi struttura di accoglienza, per persone prive di regolare documento d’identità e di regolare certificato medico rilasciato dalla competente unità sociosanitaria attestante le condizioni sanitarie e l’idoneità a soggiornare; l’obbligo, da parte dei soggetti privi di regolare permesso di soggiorno ovvero di tessera sanitaria e individuati nel corso di accertamenti da parte della polizia locale, di sottoporsi entro tre giorni a visite mediche nella competente unità sociosanitaria soprattutto in relazione all’eventuale presenza di malattie infettive. I trasgressori saranno segnalati al prefetto.

Ma dentro la Lega non tutti sono d’accordo: per il coordinatore dei sindaci leghisti Giovanni Malanchini «non è una priorità, gli altri sindaci non ne hanno evidenziato l’urgenza e la necessità».

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