Sì al salvataggio delle banche venete
«5,2 miliardi garantiti dallo Stato»

Dopo due giorni di gestazione, è durato solo 20 minuti il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto che crea la cornice normativa per la liquidazione di Veneto Banca e Popolare Vicenza, con il conseguente passaggio della parte sana delle due venete a Intesa Sanpaolo.

Dal Cda di Cà de Sass è arrivato anche il disco verde all’acquisizione delle good bank delle banche venete, insieme al mandato al consigliere delegato Carlo Messina per chiudere l’operazione. Il decreto sulle banche venete «va a favore della buona salute del nostro sistema bancario, della sua efficienza. È chiaro che dalla buona salute e dall’efficienza del nostro sistema bancario, in particolare in un Paese come il nostro dove il sistema bancario è così importante per gli investimenti, dipende anche la possibilità di incoraggiare e non ostacolare la ripresa economica in atto. Risaniamo il sistema in un momento in cui il suo stato di salute è cruciale per la ripresa». Lo dice il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

«L’esborso effettivo dello Stato» per le banche venete «sarà di circa 5 miliardi: cifre che non impattano sull’indebitamento». Lo dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Non c’è un problema di flussi di finanza pubblica si tratta di risorse finanziate da risorse già legislate legate al provvedimento di dicembre per le ricapitalizzazioni precauzionali per cui l’impatto sulla finanza pubblica non c’è».

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