Francia, attacco in una chiesa
Ucciso un sacerdote, il dolore del Papa

Hanno preso in ostaggio il parroco, due suore e diversi fedeli: ennesimo fatto choccante, martedì 26 luglio, in una chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, in Francia. Uccisi dalle forze dell’ordine i due sequestratori, è stato assassinato il sacerdote e un’altra persona versa in gravissime condizioni.

Due squilibrati hanno fatto irruzione armati di coltelli martedì mattina all’interno di una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen, in Francia, sequestrando coloro che erano all’interno. Prima di essere abbattuti dalle teste di cuoio, gli assalitori hanno ucciso il prete e una seconda persona è in gravissime condizioni.

Il blitz delle teste di cuoio nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray «è finito» poco dopo le 11 con l’uccisione dei due aggressori: è quanto riferiscono fonti sul posto, con la tragica notizia del sacerdote - padre Jacques Hamel di 86 anni - che è stato ucciso: «È stato sgozzato» si legge sulle note stampa.

La presa di ostaggi si era verificata in una «chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen, in Normandia, alle 9:45, durante la messa mattutina», precisa la tv pubblica France 3 Haute-Normandie, aggiungendo che i due uomini erano «armati di coltelli».

Stando alle prime ricostruzioni i due uomini sarebbero entrati attraverso la porta posteriore della chiesa durante la messa mattutina, tra le 9 e le 9,30, bloccando le porte e prendendo in ostaggio il sacerdote che stava celebrando la Messa, le due suore e i due fedeli. Una terza suora è invece riuscita a fuggire lanciando l’allarme. Le Figaro riporta, citando fonti di polizia, che uno dei due assalitori indossava la «chachia», il caratteristico copricapo di lana portato dai musulmani, e aveva la barba. Per Le Point, al momento dell’irruzione, i due assalitori hanno gridato «Daesh».

Il presidente francese, Francois Hollande, si è recato a Saint-Etienne-du-Rouvray. Sul posto anche il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve. Hollande è nato a Rouen, a una decina di chilometri dal luogo in cui è avvenuto l’orrore. Si attende ora di verificare il profilo e il movente dei due assalitori.

Le indagini sono state affidate alla procura antiterrorismo. L’assalto alla chiesa avviene a dodici giorni dalla strage di Nizza, dopo la quale è stato prorogato per altri sei mesi lo stato di emergenza. La chiesa era già stata presa di mira da un fondamentalista islamico: uno studente algerino 24enne, Sid Ahmed Ghlam, l’aveva inserita in una lista di alcuni luoghi di culto cattolici da colpire nella zona di Parigi. L’algerino è stato successivamente arrestato dopo aver ucciso una maestra di fitness, Aurelie Chatelain.

«È una nuova notizia terribile, - ha affermato padre Lombardi in una prima dichiarazione sull’uccisione di un parroco all’interno di una chiesa di Rouen - che si aggiunge purtroppo ad una serie di violenze che in questi giorni ci hanno già sconvolto, creando immenso dolore e preoccupazione. Seguiamo la situazione - ha spiegato il portavoce - e attendiamo ulteriori informazioni per comprendere meglio ciò che è avvenuto». «Il Papa è informato - ha detto ancora Lombardi - e partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite. Siamo particolarmente colpiti perché questa violenza orribile è avvenuta in una chiesa, un luogo sacro in cui si annuncia l’amore di Dio, con la barbara uccisione di un sacerdote e il coinvolgimento dei fedeli. Siamo vicini - ha concluso - alla Chiesa in Francia, alla Arcidiocesi di Rouen, alla comunità colpita, al popolo francese»

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