Stezzano, Fiamme Gialle in Comune
Bilanci acquisiti, Zenca nel mirino

Nuova «visita» della Guardia di finanza nel Comune di Stezzano: acquisiti, dagli uffici della ragioneria, i documenti relativi ai bilanci che vanno dal 2010 al 2013. Si cercano riscontri sulle dichiarazioni di Loredana Zenca, ex ragioniera dell’ente.

Nuova «visita» della Guardia di finanza nel Comune di Stezzano:giovedì 18 settembre gli uomini del Nucleo mobile della Compagnia di Treviglio hanno acquisito, dagli uffici della ragioneria, i documenti relativi ai bilanci che vanno dal 2010 al 2013.

Pagine in cui cercare riscontri, come richiesto dal pm Giancarlo Mancusi, sulle dichiarazioni rilasciate durante l’ultimo interrogatorio di Loredana Zenca, ex ragioniera dell’ente, arrestata alla fine del 2013 con l’accusa di aver sottratto soldi pubblici con una serie di bonifici. L’ex funzionaria, dal carcere, aveva puntato l’indice verso i vertici del Comune (il sindaco Elena Poma e il vice Ezio Riva) parlando di presunte pressioni nei suoi confronti per «sistemare» il bilancio al fine di rispettare il patto di stabilità. Anche il revisore dei conti era finito nel mirino di Zenca perché, sempre a suo dire, non aveva controllato.

Nei giorni scorsi Zenca è stata risentita dal pm e ha specificato dove e cosa andare a cercare per risalire a quelle che secondo lei sarebbero le manovre di aggiustamento dei conti comunali. Così ieri il nuovo blitz delle Fiamme gialle.

La documentazione è stata acquisita dagli uomini del Nucleo mobile per cercare eventuali riscontri alle parole della Zenca.

Al momento non ci sono nuovi indagati. Sulla recente acquisizione della documentazione, il sindaco Elena Poma ha tagliato corto: «Ho già dichiarato tutto quello che dovevo dichiarare». Già lo scorso dicembre, appreso dai giornali quanto dichiarato in sede di interrogatorio dall’ex ragioniera, il sindaco aveva infatti affermato in una nota: «Non ne conosco la fonte e quindi l’affidabilità. In ogni caso, mi pare evidente il tentativo di cercare facili sponde, in coloro i quali interpretano la politica come gioco di ruolo, così l’inequivoca volontà di continuare a godere dei soldi sottratti alla cittadinanza stezzanese».

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