Stop alle esondazioni del Cherio
Triplice intervento costato un milione

È agli sgoccioli il primo intervento di riqualificazione del fiume Cherio, nel tratto terminale tra Zandobbio e Trescore. Un intervento nato nel 2006 e suddiviso in tre segmenti, attraversando tre chilometri di Val Cavallina, da Borgo di Terzo fino a Trescore.

Di questi temi si è discusso nel convegno che ha riunito amministratori e addetti ai lavori, nella sala parrocchiale di Trescore. Le opere sono costate un milione di euro: un finanziamento coperto da un contributo di 600 mila euro della Fondazione Cariplo mentre 350 mila sono stati messi a disposizione da Aipo e 50 mila dal Consorzio servizi Val Cavallina.

Nello staff di professionisti Giovanni Mazza si occupa del settore paesaggistico e architettonico e ha descritto il progetto: «L’intervento si è sviluppato su 3 chilometri di fiume e si è concentrato nel rinverdimento delle sponde. Si sono demolite parzialmente le pareti e gli argini in calcestruzzo realizzati dagli anni ’80 in avanti e sono stati sostituiti da sponde naturaliformi».

La rinaturalizzazione del fiume ha portato il rinverdimento delle sponde del Cherio, attraverso la piantumazione delle diverse tipologie di salici. L’intervento si è svolto in tre step: il primo ha riguardato Borgo, Entratico e Luzzana ed è durato da febbraio 2012 a maggio 2013. Quello successivo ha coinvolto Borgo, Entratico e Trescore e si è svolto da marzo 2013 a maggio 2014. L’ultimo lotto è in corso e, partito a gennaio, si chiuderà in poche settimane: interessa Trescore e Zandobbio.

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