Tango clandestino sul Sentierone
E la serata in centro si accende

Che cosa ci fa tutta quella gente in mezzo al Quadriportico del Sentierone in questa tarda serata di fine estate?Non c’è il solito deserto, e nemmeno il solito silenzio che alle volte può persino piacere perché consegna il cuore della città bassa a una dimensione surreale.

Che cosa ci fa tutta quella gente in mezzo al Quadriportico del Sentierone in questa tarda serata di fine estate?

Non c’è il solito deserto, e nemmeno il solito silenzio che alle volte può persino piacere perché consegna il cuore della città bassa a una dimensione surreale. Invece questa sera la gente c’è e arriva anche una bella musica, un ritmo che porta lontano.

Il tango. Gente normale che balla e scopre che questo pavimento è liscio e ottimo per suole che devono scivolare un poco. Che suggestione. Non i cari pensionati che lo lucidano andando su e giù al mattino fra un caffè e una chiacchiera e un ricordo, ma ballerini, di ogni età, anziani, giovani, cinquantenni... Ma chi sono?

I lampadari, le volte, le colonne appaiono improvvisamente come il posto giusto, come se Piacentini li avesse immaginati in quegli Anni Venti, ormai quasi cento anni fa, come se dovessero proprio ospitare il tango. O magari il charleston o il valzer... Ma comunque il ballo, la vita, le coppie che si incontrano, si guardano negli occhi, si abbracciano.

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