Taxi a Orio, il racconto di un lettore:
«Mi sentivo una preda da spennare»

Arrivare all’aeroporto di Orio al Serio e avere la sensazione che, toccato da poco il suolo italico, arriverà anche la prima... fregatura. Lo scrive un nostro lettore e il tema, da sempre dolente, è quello dei taxi presenti allo scalo bergamasco.

Arrivare all’aeroporto di Orio al Serio e avere la sensazione che, toccato da poco il suolo italico, arriverà anche la prima... fregatura. Lo scrive un nostro lettore e il tema, da sempre dolente, è quello dei taxi presenti allo scalo bergamasco.

«Sbarcando a mezzanotte all’aeroporto di Orio, proveniente da Ibiza. ho avuto purtroppo modo di constatare che grande differenza esiste tra Spagna e Italia nel trasporto pubblico - scrive il lettore in una mail -. Mentre ad Ibiza i taxi si prendono seguendo una apposita file e gli autisti sono gentili ed economici, sbarcando a Bergamo i taxi sono assembrati in maniera abbastanza caotica e gli autisti paiono in attesa della “preda” da “ spennare”».

«È normale che per andare dall’aeroporto di Orio al centro di Bergamo ci si debba affidare ad un taxista di Milano? Perchè non istituire una tariffa “flat” che eviti brutte sorprese?» si domanda il cittadino che ripiega così in un’alternativa più «economica»: «Alla fine ho preso un ottimo autobus dell’Atb avendo maturato la certezza che se fossi salito su quel taxi anchi’io sarei stato spennato...».

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