Terremoto in Messico, almeno 250 morti
4,5 milioni al buio, i video dei crolli

È di almeno 250 vittime il bilancio del terremoto magnitudo 7.1 che ha colpito il Messico martedì 19 settembre mentre 4.5 milioni di persone sono rimaste al buio.

Migliaia di persone terrorizzate, poco dopo le 13 di martedì, si sono riversate in strada per sfuggire agli edifici che si sgretolavano, solo 12 giorni dopo il sisma 8.2 che ha ucciso 98 persone e proprio in occasione del 32esimo anniversario del devastante terremoto, uno dei peggiori del Novecento, che il 19 settembre del 1985 in Messico ha provocato 10.000 vittime. La situazione più drammatica in una scuola elementare crollata a Coapa, a sud-est di Città del Messico: 26 bambini sono morti e 30 sono dispersi, ha riferito il presidente messicano Enrique Pena Nieto, per il quale ora la priorità è salvare il maggior numero di vite possibile. Nel crollo sono morti anche quattro insegnanti e altre 8 persone sono disperse.

L’epicentro è stato nella regione Morelos, a circa 160 chilometri da Città del Messico, dove almeno 55 persone sono morte Nella capitale, dove sono crollati una quarantina di edifici comprese due scuole, le vittime sono almeno 49, secondo l’ultimo bollettino del capo della protezione civile, Luis Felipe Puente. Tra le vittime, almeno 20 bimbi della scuola elementare Rebsamen, a Città del Messico, ed una maestra.

Papa Francesco ha lanciato un invito ad aiutare il Paese: «In questo momento di dolore chiedo di manifestare solidarietà a tutta la popolazione messicana», ha dichiarato durante l’udienza generale, invitando a pregare «per le vittime, i feriti e i familiari, e per quanti stanno portando soccorsi».Un pensiero «al Paese amico colpito dal terremoto» è stato rivolto anche dal premier, Paolo Gentiloni: «Italia vicina alle vittime e pronta a aiutare nei soccorsi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA