Terzi: «I fondi tagliati restano a Bergamo
Parco dei Colli contro norma regionale»

Le polemiche non la spaventano. «Sono abituata ad avere a che fare con i comitati per le discariche, ci vuole ben altro...». Claudia Terzi, l’assessore regionale all’Ambiente finito nel polverone per il taglio dei fondi al Parco dei Colli, difende a spada tratta la decisione presa.

Assessore, si parte dalla domanda che il collega Andrea Valesini le ha fatto dalle colonne del giornale: perché taglia i fondi alla sua terra? «La delibera non taglia i fondi alla tutela ambientale verso cui la Regione e la sottoscritta hanno sempre avuto una particolare attenzione. Sono stati tagliati gli interventi di manutenzione straordinaria, recupero e riqualificazione del patrimonio naturale e infrastrutturale. Stiamo parlando di manutenzione straordinaria, non chiudiamo il Parco dei Colli».

Sempre di soldi tolti si tratta... «Questi soldi erano stati assegnati con un obiettivo preciso. Ora come questi fondi centrino con l’accoglienza dei clandestini dovrebbero spiegarmelo il sindaco Gori e il presidente del Parco dei Colli. I fondi resteranno comunque a Bergamo. È nostra intenzione ridistribuire i 90 mila euro al territorio bergamasco, magari partendo dall’Orto botanico che l’anno prossimo potrebbe avere qualche difficoltà».

Una punizione al Parco ribelle? «Mi ha dato fastidio che si sia parlato di punizione e che si sia cercato di buttare la cosa su un piano diverso. I sindaci del Parco hanno deciso di fare quest’azione. Bene, ora si prendano le conseguenze del fatto di andare contro una norma regionale e lo statuto del Parco dei Colli esclude che si possano fare al suo interno attività diverse dalla tutela ambientale e della biodiversità e dall’educazione ambientale. Ospitare clandestini mi sembra che sia molto diverso da tutto questo».

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