Torna l’emergenza sfratti in città
Protesta ai Servizi sociali

La vicenda di una coppia di origine curda con gravi problemi d’invalidità, che lunedì 7 aprile avrà lo sfratto per morosità. L’assessore Callioni: «Hanno già ottenuto un alloggio in deroga, che sarà disponibile tra un paio di mesi»

Torna a salire la temperatura sull’emergenza sfratti nella Bergamasca. Venerdì 4 aprile, qualche momento di tensione all’assessorato ai Servizi sociali di via San Lazzaro per la protesta di una coppia di coniugi di origine curda, supportata dall’Unione inquilini. Entrambi invalidi (99% lui, rifugiato politico, e 60 lei), lunedì 7 aprile dovranno lasciare l’alloggio di via Monte Tesoro alla Celadina causa «sfratto per morosità perché non sono più riusciti a pagare l’affitto» spiega l’Unione inquilini.

Una delegazione ha poi incontrato l’assessore ai Servizi sociali, Leonio Callioni, per denunciare la situazione: «Pur avendo diritto alla casa , il Comune non l’ha ancora consegnata per la carenza di alloggi liberi. Quindi, mentre la famiglia rimane in attesa che un alloggio si renda disponibile, l’ufficiale giudiziario ordina la sgombero della casa in cui vive».

Di ben altro parere Callioni: «La famiglia ha già avuto in assegnazione un alloggio in deroga da parte del Comune, gestito con l’assessorato alle Politiche della casa che verrà reso disponibile solo fra un mese o due, tempi che, data la situazione molto problematica sulle casi, non sono drammatici». Nel frattempo c’è la disponibilità ad ospitare la coppia in due strutture separate, ma pare non sia stata ritenuta idonea a causa della situazione d’invalidità dell’uomo.

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