Spaccata a Villongo, poi la fuga
Presi a Bolgare, spari, un morto

Prima la spaccata in un bar a Villongo, poi la fuga su una Mercedes. Ma quando i malviventi - tre albanesi - sono stati intercettati è scattato un inseguimento con i militari dell’Arma. Braccati, hanno investito un carabiniere, che - stando a una nuova ricostruzione - cadendo ha esploso un colpo uccidendo un 27enne.

Prima la spaccata in un bar a Villongo, poi la fuga su una Mercedes. Ma quando i malviventi - tre albanesi - sono stati intercettati è scattato un rocambolesco inseguimento con i militari dell’Arma. Braccati, hanno investito un carabiniere che - stando a una nuova ricostruzione - cadendo ha esploso un colpo, che ha raggiunto il malvivente sotto una scapola. Il 27enne incensurato, regolare in Italia e residente a Grumello, è morto.

Al momento si indaga per sapere se il colpo di pistola ha reciso organi vitali o se la morte sia dovuta allo schianto dell’auto finita poi fuori strada. Gli altri due complici sono riusciti a fuggire.

È accaduto alle 2.30 di notte tra venerdì e sabato. I tre malviventi hanno assaltato un bar nella zona centrale di

Villongo, rubando una slot machine. Scattato l’allarme, i carabinieri di Grumello del Monte hanno intercettato la Mercedes in fuga a Castelli Calepio.

I militari si sono gettati all’inseguimento dei malviventi nella zona fra Quintano e poi verso Bolgare. Qui, quasi al confine con Palosco, l’auto dei delinquenti è stata bloccata con l’intervento di una seconda pattuglia dei carabinieri, del Radiomobile di Bergamo.

La Mercedes si è fermata. Un carabiniere è sceso dall’auto, ma è stato investito dalla vettura dei banditi che stava ripartendo a razzo. Il militare - che impugnava la pistola - nella caduta ha picchiato il gomito a terra facendo partire un colpo di pistola. Il proiettile ha colpito il 27enne sotto la scapola, l’auto ha percorso pochi metri ed è uscita di strada.

La vicenda è ora al vaglio della Procura di Bergamo. Sul militare che ha sparato (20 giorni di prognosi) non pende nessuna accusa. Il pm indaga per valutare se vi sono gli estremi del reato di eccesso colposo di legittima difesa.

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