Trasporti, polo lombardo da 2 miliardi
Maroni: «È la strada giusta, pensiamoci»

Una unica holding che unisca Lombardia, Comune di Milano e Fs per creare un polo della mobilità da due miliardi di euro che sarebbe il nono player a livello europeo è la proposta su cui ha deciso di lavorare la Regione.

Una proposta rilanciata oggi alla presentazione del piano strategico di Fnm, il gruppo di trasporto pubblico locale del Pirellone. «Io credo che sia la strada giusta» - ha spiegato il governatore Roberto Maroni che nel pomeriggio incontrerà il sindaco Sala per parlare anche (ma non solo di questo). In realtà non è questa l’unica proposta sul piatto. Fs infatti vorrebbe aumentare la sua partecipazione (attraverso Trenitalia) la sua partecipazione in Trenord superando il 50%. Ora invece la società che si occupa del trasporto ferroviario in Lombardia è per metà di Trenitalia e per metà di FNM, (che d’ora in poi cambia nome: non sarà infatti più l’acronimo di Ferrovie Nord Milano, come ha annunciato il presidente Andrea Gibelli, ma Finanziaria del Nord per la Mobilità).

Maroni non scarta l’ipotesi a priori però avverte che deve esserci un tornaconto per i cittadini, che tradotto significa investimenti sulle linee dei treni da parte di FS. Sulle linee, con il raddoppio di quelle a binario unico, non sul materiale rotabile perché i treni si possono poi portare fuori regione. Le rotaie no.

La superholding quotata in borsa potrebbe trovare fondi per gli investimenti sul mercato e la sua zona di influenza potrebbe arrivare alle regioni confinanti. «Non c’è nessun accordo - ha ammesso Maroni - perché siamo in fase di valutazione. C’è la disponibilità a confrontarsi da parte del Comune di Milano me sono lieto e quindi lavoriamo con intensità e tempi rapidi».

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