Truffe on line, ecco come difendersi
«Bisogna fare attenzione ai dettagli»

Come evitare di essere truffati in Rete? Lo spiega Paolo Attivissimo, giornalista e scrittore, esperto di bufale informatiche e truffe digitali.

«I truffatori on line fanno leva su due fattori: l’emozione del momento e la poca conoscenza dell’utilizzo delle mail. Eppure individuare una potenziale truffa e non cascarci non è poi così difficile». Ma in cosa consistono, di fatto, queste truffe? «Per quanto riguarda i singoli utenti, i rischi arrivano dalle mail e dai loro allegati: talvolta riceviamo mail da indirizzi di posta elettronica molto simili a quelli ufficiali, e ci fidiamo involontariamente. Per esempio, anziché cartasi.it, ci scrivono da cartasi.com: chi si accorge della differenza. Ma quando apriamo un allegato, il sistema viene bloccato e ci viene chiesto, a noi o all’intera azienda, di pagare un “riscatto” per riavere le password. Molte aziende pagano per evitare ulteriori problemi. Purtroppo c’è poca formazione». Poi ci sono le mail inviate da «falsi amici»: «Gente che ci scrive dall’effettivo indirizzo di un nostro conoscente, dicendoci di essere disperata all’estero, senza un soldo, e chiedendoci di inviare loro qualcosa con i sistemi come Western Union – spiega Paolo Attivissimo –. A quel punto, spinti dall’emozione, ci caschiamo. E invece è tutta una truffa: il nostro amico è a casa sua e basterebbe chiamarlo per accertarsene, magari inconsapevole che qualcuno ha rubato il suo indirizzo di posta elettronica. I giovani restano invece vittime di quelle che sono state ribattezzate “sextorsion”, estorsioni a sfondo sessuale. In chat sui social li contatta una bella ragazza, che li invita a spogliarsi via webcam. Dall’altro lato la vittima vede in effetti una giovane spogliarsi. Peccato sia un video registrato. Dietro c’è il truffatore, che userà il video della vittima che si denuda per estorcergli denaro.

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