«Una tragedia che si poteva evitare»
Mortale di Levate, scrive un lettore

«Un maledetto incrocio», che era stato segnalato come pericoloso e che ora fa riflettere. E pone delle domande. Una lettera sofferta e accorata quella che ha mandato un nostro lettore che vive a Levate. Che spiega: questa tragedia poteva essere evitata.

«Un maledetto incrocio», che era stato segnalato come pericoloso e che ora fa riflettere. E pone delle domande. Una lettera sofferta e accorata quella che ha mandato un nostro lettore che vive a Levate: «Scrivo in merito all’incidente mortale che è costato la vita a Mario Fiori di Verdello - inizia così la lettera -. Innanzitutto, anche se non li conosco, desidero porgere le mie più sentite condoglianze alla moglie e ai figli.

Purtroppo, anche se non succedeva da tempo, in passato altri simili incidenti hanno avuto come scenario questo “maledetto incrocio”: un incrocio molto pericoloso, soprattutto dopo che è stato aperto l’ultimo tratto della statale delle valli, quello dove è sorto il centro commerciale di Stezzano per intenderci, immettendo nella Statale 42 in questione una gran quantità di autoveicoli provenienti da ambedue i sensi».

Il lettore racconta poi anche la sua esperienza personale: «Qualche anno fa aveva parlato al sindaco della pericolosità di questo incrocio e poi segnalato anche sul sito Internet del Comune chiedendo se non era il caso di provvedere magari costruendo una rotonda. La risposta ottenuta è stata alquanto sbalorditiva creando in me una perplessità notevole: sostanzialmente mi era stato risposto che non si poteva perché la rotonda sarebbe stata troppo vicina alle altre rotonde cioè, quella a monte per il centro commerciale di Stezzano e quella a valle per Verdello e Comun Nuovo. Inoltre - prosegue la lettera - non si poteva, perché l’incrocio non era di quattro strade ma solo tre».

E allora il lettore si domanda: «Vorrei capire e vorrei che mi spiegassero perché è stato possibile costruire la rotonda che, sempre sulla Statale 42, va a Verdello sorgendo poco distante, a meno di 200 metri credo, dalla rotonda citata in precedenza che va a Verdello e Comun Nuovo? Anche in questa rotonda ci sono solo tre strade anzi, ora solo due visto che è stata chiusa quella a est che avrebbe dovuto portare il traffico fuori dal centro cittadino di Verdello. Non contiamo poi le altre strade della provincia che di rotonde ne hanno molte di più è forse più vicine le une alle altre e magari solo con tre o due strade».

E la lettera conclude così: «Ora, mi faccio e faccio a tutti la solita domanda di routine: deve sempre succedere la disgrazia prima di porre rimedio a situazioni pericolose, lampanti, che sono sotto gli occhi di tutti e che tutti i giorni minano la sicurezza del cittadino? Magari con un po’ più di buon senso e voglia di fare si potrebbero evitare queste tragedie, perché di tragedie si sta parlando dove la fatalità e, peggio ancora, la morte sono in agguato colpendo tragicamente senza lasciare scampo a nessuno».

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