Uniacque, battaglia continua
«Nuovo ricorso sulle tariffe»

Continua la diatriba sugli aumenti delle tariffe dell’acqua voluti da Uniacque. I sindaci del Comitato «Acqua Bene Comune», contrari alle spese, accusano: «La società sostiene di non avere ancora applicato gli aumenti, ma i consumatori li hanno già trovati in bolletta. Faremo un nuovo ricorso al Tar».

Continua la diatriba sugli aumenti delle tariffe dell’acqua voluti da Uniacque. I sindaci del Comitato «Acqua Bene Comune», contrari alle spese, accusano: «La società sostiene di non avere ancora applicato gli aumenti, ma i consumatori li hanno già trovati in bolletta. Faremo un nuovo ricorso al Tar».

Il 25 febbraio scorso i cinque Comuni bergamaschi del comitato, soci di Uniacque, avevano già presentato ricorso al tribunale di Brescia chiedendo l’annullamento immediato sia degli aumenti tariffari che si volevano applicare retroattivamente per l’anno 2013, sia per quelli previsti per il 2014. La parte ricorrente descriveva tali spese come non dovute, perché non rispondenti a nessuna logica di gestione e di investimento.

Durante l’udienza tenutasi il 9 aprile, il giudice del Tar di Brescia non ha ritenuto necessario esaminare la domanda di sospensione immediatamente, rimandando a nuova udienza. Tale decisione, secondo il comitato Acqua Bene Comune, sarebbe stata presa in seguito alla lettura delle memorie difensive depositate da Uniacque, in cui si dichiarava: «È solo al verificarsi di tale ultima circostanza (approvazione delle tariffe da parte dell’Aeeg) che l’aumento tariffario contestato diventerà efficace nei confronti degli utenti – e ancora – in relazione al periculum in mora, che non sussiste minimamente dato che i provvedimenti impugnati, in attesa della decisione definitiva della competente Autorità, non producono alcuna lesione attuale e concreta».

In pratica i costi aggiuntivi non sarebbero stati ancora approvati in via definitiva, e quindi non sussisterebbe ancora alcuna possibile lesione all’utenza in termini economici.

Ma il comitato, in una lettera, accusa la società che gestisce l’acqua di aver smentito nei fatti quanto dichiarato al giudice: «Già dal 13 marzo Uniacque stava stampando le bollette dell’acqua che contenevano gli aumenti delle tariffe retroattivi al primo gennaio 2013, bollette che nei giorni successivi venivano recapitate agli utenti e che questi provvedevano a pagare, e questo nonostante l’Aeeg non avesse ancora approvato la tariffa». I sindaci di Acqua Bene Comune aggiungono infine: «Da parte nostra, alla luce dei nuovi gravi fatti emersi, ripresenteremo a brevissimo una nuova richiesta di sospensiva».

Nel frattempo l’assemblea soci Uniacque, che avrebbe dovuto discutere il bilancio 2013 e rinnovare l’amministrazione della società, è stata rimandata dopo il 25 maggio. «Il rinvio dell’assemblea Uniacque anche da me richiesto – ha spiegato il sindaco Franco Tentorio, rispondendo alle accuse del comitato Acqua Bene Comune – è dettato dall’evidente opportunità che le nomine vengano effettuate dai nuovi sindaci. Ritengo convintamente che si tratti di una scelta davvero rispettosa della democrazia».

Antonio Pezzotta, amministratore delegato di Uniacque, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito, spiegando di non voler alimentare il «polverone mediatico», a sua opinione «lontano dalla verità dei fatti».

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