Uniacque, cinque sindaci all’attacco
«Già applicati gli aumenti retroattivi»

I primi cittadini di Vigano San Martino, Castelli Calepio, Isso, Covo e Rovetta, presenteranno un nuovo ricorso al Tar per chiedere la sospensione dell’aumento retroattivo. «Uniacque ha perso completamente di vista la costruzione del bene comune»

Cinque sindaci presenteranno un nuovo ricorso al Tar di Brescia per chiedere la sospensione dell’aumento retroattivo delle tariffe dell’acqua. In questa lettera spiegano i motivi della decisione.

«Dobbiamo purtroppo registrare un altro episodio che conferma, ancora una volta, come i vertici di Uniacque, società totalmente pubblica e che opera in regime di monopolio, abbiano scordato gli obblighi che comporta l’incarico affidatogli dai sindaci e cioè servire i Cittadini con il loro operato, operato che non può prescindere dai valori etici che devono ispirare l’azione di ogni amministratore pubblico.

I fatti sono noti a tutti, 5 Comuni, soci di Uniacque, hanno presentato ricorso al TAR Brescia chiedendo l’annullamento dell’aumento retroattivo della tariffa dell’acqua per il 2013 e chiedendo altresì al giudice di sospendere da subito l’applicazione di tale aumento. Uniacque nelle proprie memorie difensive, depositate il 3 aprile 2014, dichiarava che “… è solo al verificarsi di tale ultima circostanza (approvazione delle tariffe da parte dell’Aeeg, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico) che l’aumento tariffario contestato diventerà efficace nei confronti degli utenti …” e ancora “… in relazione al periculum in mora, che non sussiste minimamente dato che i provvedimenti impugnati, in attesa della decisione definitiva della competente Autorità, non producono alcuna lesione attuale e concreta”.

Nell’udienza di mercoledì 9 aprile il Giudice del Tar, preso atto delle rassicuranti affermazioni di Uniacque, ritenne non necessario esaminare la domanda di sospensione richiesta dai Comuni e fissò l’udienza per la discussione di merito. La verità era però un’altra, già dal 13 marzo Uniacque stava stampando le bollette dell’acqua che contenevano gli aumenti delle tariffe retroattivi al 1°gennaio 2013, bollette che nei giorni successivi venivano recapitate agli utenti e che questi provvedevano a pagare, e questo nonostante l’Aeeg non avesse ancora approvato la tariffa, cosa che, a quel che ci risulta, non ha ancora fatto a tutt’oggi.

È evidente che ai fini di non affrontare la sospensiva gli amministratori di Uniacque hanno dichiarato al Giudice di non aver applicato l’aumento retroattivo delle tariffe, mentre nei fatti hanno agito ben diversamente, in totale sfregio ai principi etici che dovrebbero caratterizzare il loro operato. Questo è solo l’ultimo di una serie di fatti, puntualmente denunciati da molti sindaci, che testimoniano chiaramente come i vertici di Uniacque, una società che gestisce un bene come l’acqua, bene pubblico per eccellenza, abbiano perso completamente di vista il fine ultimo del loro agire e cioè la costruzione del bene comune

I sottoscritti Sindaci ritengono che le azioni messe in atto dagli amministratori di Uniacque non possano trovare alcuna giustificazione e che gli stessi debbano trarne le debite e logiche considerazioni. Da parte nostra alla luce dei nuovi gravi fatti emersi, ripresenteremo a brevissimo una nuova richiesta di sospensiva dell’aumento retroattivo delle tariffe dell’acqua al Tar Brescia».

Massimo Armati sindaco di Vigano San Martino

Flavio Bizzoni sindaco di Castelli Calepio

Gianpietro Boieri sindaco di Isso

Carlo Redondi sindaco di Covo

Stefano Savoldelli sindaco di Rovetta

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