«Uniacque deve restituire
canoni di depurazione non dovuti»

Federconsumatori e Adiconsum all’attacco: «Abbiamo ribadito le richieste di restituzione dei soldi riscossi indebitamenti da utenti del servizio idrico che non fruiscono degli impianti di depurazione»

«Da presidente e amministratore delegato c’è stata un’apprezzabile apertura al dialogo e, soprattutto, l’accoglimento delle nostre richieste di assicurazioni sulla restituzione dei canoni non dovuti» spiegano Federconsumatori e Adiconsum. «Cosa questa agevolata da una loro scelta che vedeva l’azienda già impegnata alla “ricostruzione” dei dati e della documentazione necessaria a riconoscere il dovuto. Così come sono impegnati alla definizione delle nuove bollette: più aderenti alle disposizioni emanate dall’Autorità garante».

«Oggi leggiamo la dichiarazione del presidente che dice “abbiamo aggiornato gli elenchi degli aventi diritto all’esenzione. Provvederemo a informarli che quella voce non ci sarà più in bolletta”. Questo non basta: gli impegni dichiarati da Uniacque consistono nella restituzione agli aventi diritto delle somme incamerate dai gestori del servizio negli anni scorsi nonostante la sentenza della Corte Costituzionale ne avesse dichiarato l’illegittimità».

«Ora devono decidere se rendere i soldi in automatico (ad esempio scontando dalle prossime fatture gli impegni dovuti) o se pretendere l’ennesima richiesta scritta da parte di chi ha titolo per essere rimborsato. Ovvio che noi caldeggiamo la prima ipotesi: restituzione automatica senza ulteriore richiesta».

«Sappiamo che non basta la volontà di Uniacque ma serve il via libera da parte dell’Autorità d’Ambito Territoriale , quindi occorrerà attendere ulteriormente. È però importante che nelle comunicazioni pubbliche gli amministratori di Uniacque confermino gli impegni assunti, in modo tale da tranquillizzare i creditori»

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