Valanga su hotel: 4 morti, oltre 25 dispersi
«Le speranze si riducono» - Foto e video

L’albergo «spazzato via». Uno scenario «apocalittico». Tutto è «devastato». Sono le parole dei soccorritori che per primi sono riusciti a raggiungere l’hotel Rigopiano a Farindola, in provincia di Pescara.

L’albergo è stato travolto da un’enorme valanga causata dallo sciame sismico. Mercoledì sera una enorme massa di neve si è abbattuta con forza inaudita contro la struttura dove 35 persone erano in attesa dei mezzi per l’evacuazione. Tra loro, 24 ospiti di cui quattro bambini e 11 membri dello staff. Nel tardo pomeriggio di giovedì 19 gennaio i vigili del fuoco hanno estratto quattro corpi senza vita in mezzo alla neve e alle macerie dell’albergo. Il numero dei dispersi è incerto, ma importante. Secondo il sottosegretario regionale con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, nell’hotel erano presenti almeno 34 persone: «Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 clienti e otto dipendenti. Ma è verosimile che vi fossero almeno quattro ospiti non residenti in albergo».

I soccorritori hanno dovuto farsi largo con difficoltà nelle strade completamente ricoperte di neve. Già dalla notte sono entrate in azione le unità cinofile, che non hanno rilevato segnali di vita. «La struttura - ha spiegato Luca Cari, responsabile della comunicazione di emergenza dei Vigili del Fuoco - è stata investita dalla valanga, che l’ha oltrepassata, seppellendola. Ho visto materassi trascinati a centinaia di metri e questo fa capire quanto il cono di ricerca e di intervento sia ampio. Ci sono tonnellate di neve. E tronchi di albero e detriti ovunque». «Le speranze di trovare persone in vita si riducono di ora in ora. .In questo momento mi sento solo di abbracciare i familiari dei dispersi – spiega il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, dopo essere stato per diverse ore nella zona dell’albergo - È uno scenario tragico, c’è una grandissima frana che si è staccata dai 2.400 metri del monte Siella».

Ecco il video dei soccorsi con l’elicottero

Due persone, Giampiero Parete e Fabio Salzetta, sono state messe in salvo. Il primo era sonnolento da ipotermia, all’interno dell’hotel sono rimasti la moglie e due figli, lui è salvo perché al momento del crollo era uscito. «Ora ha raggiunto la temperatura normale, lo alimentiamo per bocca. Sta bene ed è fuori pericolo. A me non ha chiesto nulla della moglie e dei figli. È relativamente tranquillo. Lo abbiamo sistemato in una parte riservata del reparto ed è coi genitori. È assistito dagli psicologi» dice Tullio Spina, primario della Rianimazione di Pescara, dove è stato trasferito. Intanto, il Coc di Penne sta allestendo una struttura per accogliere i parenti degli ospiti dell’albergo.

Anche da Bergamo sono partiti volontari per aiutare la Protezione civile nei soccorsi. La colonna mobile è al lavoro dalle cinque di questa mattina, a Coppito, frazione di L’Aquila colpita ancora in questi giorni dal sisma e sommersa dalla neve. Il contingente è partito nella serata di mercoledì 18 gennaio da Bergamo ed è stato attivato dalla Provincia su richiesta di Regione Lombardia. In totale sono 281 i volontari di Protezione civile e 54 i mezzi speciali partiti dalla Lombardia per raggiungere le Marche e l’Abruzzo. Altri 136 sono pronti a partire, con altri 13 mezzi antineve. I volontari provengono da tutte le province lombarde e sono operativi nelle zone di Montorio al Vomano (Teramo), Visso (Macerata), Campotosto e Capitignano (L’Aquila), Ussita (Macerata), San Severino Marche, L’Aquila.

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