Vendeva on line auto inesistenti
Prendeva la caparra e spariva

Si faceva versare la caparra da persone interessate ad acquistare delle auto la cui vendita era stata da lui stesso pubblicizzata su vari siti internet. Dopodiché spariva e il potenziale acquirente non poteva più comprare alcuna vettura. Il venditore spariva.

Si faceva versare la caparra da persone interessate ad acquistare delle auto la cui vendita era stata da lui stesso pubblicizzata su vari siti internet. Dopodiché spariva e il potenziale acquirente non solo non poteva più comprare alcuna vettura – perché tra l’altro non c’era in realtà alcuna auto da vendere – ma non riusciva più nemmeno a mettersi in contatto con il venditore, che aveva già fatto perdere le tracce intascando il denaro della caparra.

Per quegli episodi un imbianchino di 47 anni, residente a Sorisole, è stato condannato a 6 mesi di cella per truffa informatica recidiva e al pagamento di una multa di 150 euro.

Per questo, martedì poco dopo le 8, i carabinieri della stazione di Villa d’Almè hanno bussato alla sua porta di casa, a Sorisole, e lo hanno arrestato come disposto da un ordine di carcerazione emesso nei giorni scorsi dalla procura di Verbania: la denuncia nei suoi confronti – i fatti risalgono al 2012 – era infatti scattata da Domodossola, che è appunto nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Il quarantasettenne era già noto alle forze dell’ordine anche per tutta una sfilza di vari reati, tra cui alcuni contro la persona, altri contro il patrimonio e altri ancora legati al traffico di droga. Ora si trova nel carcere di via Gleno a Bergamo.

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