Vigili e straordinari per le elezioni
Protestano tutti i sindaci della Lega

Si allarga la protesta dei sindaci dopo che il Viminale ha indicato che i Comuni devono usare le ore straordinarie «normali» per organizzare i servizi legati alle prossime elezioni. Alla protesta partita da Bergamo si è aggiunta quella di Treviolo e di tutti i sindaci della Lega.

Si allarga la protesta dei sindaci dopo che il Viminale ha indicato che i Comuni devono usare le ore straordinarie «normali», e non aggiuntive, per organizzare i servizi legati alle prossime elezioni. Alla protesta partita da Bergamo si è aggiunta quella di Treviolo e di tutti i sindaci della Lega.

Gianfranco Masper, sindaco di Treviolo e coordinatore dei sindaci della Lega Nord di Bergamo, ha diffuso sulla questione una nota di protesta.

La lettera

«Gli Enti Locali negli ultimi anni sono stati trattati come fossero la causa unica del debito pubblico. Il “patto di stabilità” introdotto per limitare le spese pubbliche, prevedendo tagli lineari, ha ridotto drasticamente la capacità di spesa per servizi e bloccato quasi completamente la possibilità di effettuare investimenti con la conseguenza di alimentare un meccanismo che ha portato all’attuale recessione economica.

A nulla sono valse le proteste dei Sindaci, anzi, anche quest’anno i Comuni hanno visto ridurre ulteriormente le risorse disponibili.

Ci sono oltre 11 miliardi di euro dei Comuni depositati presso la Banca d’Italia, che potrebbero essere spesi in opere pubbliche allo scopo di creare migliaia di posti di lavoro che restano invece bloccati, con un artifizio contabile, per migliorare il saldo del debito pubblico.

Se questo non bastasse, ogni giorno gli Enti Locali sono fatti oggetto di vessazioni varie. L’ultima riguarda la gestione del “lavoro straordinario effettuato dai dipendenti in occasione delle consultazioni elettorali amministrative”. Il Ministero dell’Interno ha diramato una nota nella quale si recita quanto segue: “per il finanziamento dello straordinario per consultazioni elettorali o referendarie gli Enti debbono procedere all’acquisizione delle relative risorse, anche per il personale di posizione organizzativa entro il fondo storico del lavoro straordinario”.

Vale a dire che per organizzare le elezioni il ministero obbliga i Comuni ad effettuare lunghe e a volte inutili aperture straordinarie degli sportelli, ma nello stesso tempo impedisce di aumentare il fondo destinato a pagare le straordinarie stesse. Questo significa che per far fronte alle esigenze derivanti dall’organizzazione delle elezioni, a partire dal mese di giugno, i comuni non avranno più risorse per far fronte ad eventuali situazioni urgenti, ma spesso nemmeno per far fronte a quelle ordinarie.

Queste disposizioni, che sulla carta dovrebbero “contenere” i costi, in realtà finiranno in molti casi per aumentare le spese, perché per far fronte ad alcune esigenze impellenti, gli amministratori si troveranno “costretti” ad utilizzare operatori esterni anziché i dipendenti.

I Sindaci mettono ogni giorno tutto il loro impegno per svolgere il lavoro quotidiano e risolvere gli imprevisti, ma non sono piu’ disposti a subire queste decisioni insensate, irrazionali e autolesioniste e chiedono un intervento immediato che permetta di assicurare la piena funzionalità degli uffici».

Gianfranco Masper - coordinatore dei Sindaci della Lega Nord di Bergamo

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