Yara e il «legame con la Lopav»
Per Saviano chiesta l’archiviazione

Il pm Maria Cristina Rota ha chiesto l’archiviazione per lo scrittore Roberto Saviano, accusato di diffamazione per alcuni passaggi del suo ultimo libro «Zero zero zero» riguardanti Pasquale Claudio Locatelli, i figli Massimiliano e Patrizio e l’azienda Lopav di Ponte San Pietro.

Il pm Maria Cristina Rota ha chiesto l’archiviazione per lo scrittore Roberto Saviano, accusato di diffamazione per alcuni passaggi del suo ultimo libro «Zero zero zero» riguardanti Pasquale Claudio Locatelli, i figli Massimiliano e Patrizio e l’azienda Lopav di Ponte San Pietro che Patrizio aveva amministrato prima che finisse in fallimento.

Pasquale Locatelli, 61 anni, originario di Almenno San Bartolomeo, noto anche come «Mario di Madrid», è in carcere in Spagna con l’accusa di essere uno dei più grossi trafficanti di droga a livello internazionale. Nel suo libro, Saviano lo definisce come «l’archetipo del manager della coca».

Lo scrittore campano, tra le altre cose, pescando quanto scritto da alcune testate giornalistiche, aveva dato voce alle ipotesi che potesse esserci un collegamento tra la morte di Yara Gambirasio, la criminalità organizzata e la Lopav. In particolare, si accennava a legami tra la Lopav e Fulvio Gambirasio, il papà di Yara.

Saviano nella sua pubblicazione sostiene che Fulvio Gambirasio avrebbe testimoniato in un processo a Napoli contro Pasquale Claudio Locatelli, lasciando intendere che quest’ultimo aveva buoni motivi per attuare una ritorsione contro la famiglia Gambirasio. Il pm Rota nel corso delle indagini ha sentito il padre di Yara, il quale ha ribadito di non aver mai testimoniato in un processo contro Locatelli.

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