Yara, la difesa: se i Ris non trovano nulla
chiederemo la scarcerazione di Bossetti

Prosegue a Parma il lavoro dei Ris sui reperti trovati nei veicoli di Massimo Bossetti. Un lavoro che si preannuncia lungo e non semplice e che al momento non ha ancora riservato colpi di scena: per ora nessuna traccia di Yara è stata trovata.

Prosegue a Parma il lavoro dei Ris sui reperti trovati nei veicoli di Massimo Bossetti. Un lavoro che si preannuncia lungo e non semplice e che al momento non ha ancora riservato colpi di scena: per ora nessuna traccia di Yara è stata trovata.

«Se il risultato alla fine dovesse essere questo - commentano gli avvocati difensori Claudio Salvagni e Silvia Gazzetti - è chiaro che valuteremo di chiedere la scarcerazione del nostro assistito».

Bossetti si trova in cella su disposizione del giudice per le indagini preliminari, Ezia Maccora, che ha accolto la richiesta del pm Letizia Ruggeri, fondando la decisione soprattutto sull’indizio chiave dell’inchiesta: risulta dell’artigiano edile di Mapello il profilo genetico «Ignoto 1» che era stato trovato sugli slip e sui leggings della vittima.

Potrà un esito negativo dell’esame sui veicoli al Ris di Parma modificare il quadro accusatorio a favore dell’indagato, portando lo stesso gip a valutare l’ipotesi di una scarcerazione o una misura meno afflittiva del carcere? Appare difficile. Non secondo i legali, però, più che mai determinati a portare avanti fino in fondo la difesa.

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